Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 31 del 18/10/2007

L’AZIENDA Da Acate alla conquista del mondo

17 Ottobre 2007
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    L'AZIENDA

Fabio Rizzoli, amministratore delegato di Mezzacorona, è convinto che il vino dell'Isola possa invadere i mercati stranieri. E nel Ragusano ha messo su un'azienda da 640 ettari, 410 già vitati

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Da Acate
alla conquista
del mondo

I vigneti si perdono a vista d'occhio. Una distesa immensa di verde in tutti i punti cardinali, sia che guardi verso il mare sia che rivolgi gli occhi verso le colline. Centinaia e centinaia di ettari, ad Acate, nel Ragusano, ai confini con la provincia di Caltanissetta.

Sarà anche per questo che Fabio Rizzoli, amministratore delegato di Mezzacorona, una delle più grandi aziende vitivinicole d'Italia, folgorato dalla Sicilia e dal suo vino, è convinto che l'Isola possa veramente conquistare i mercati stranieri, soprattutto quelli Usa, dove – a detta sua – ci sarebbero grandissimi spazi di crescita.
Torniamo ad Acate, alla distesa immensa di vigneti. La tenuta si chiama Villa Albius e Mezzacorona ne ha definito l'acquisto all'inizio del 2003, dopo avere avviato l'avventura siciliana nel 2001 con l'acquisizione di Feudo Arancio, 282 ettari a Sambuca di Sicilia in provincia di Agrigento. Il “progetto Sicilia” di Mezzacorona è sicuramente il più importante investimento che un'azienda esterna abbia mai fatto nell'Isola, ben 100 milioni di euro dal 2001 ad oggi.
fabio_rizzoli.jpgVilla Albius oggi è un'azienda di 640 ettari e già 410 sono vitati. Ne rimangono solo altri 130 da impiantare. Gli uomini di Rizzoli sono andati a passo di carica in questi anni. E quella del 2007 è già stata la terza vendemmia. Tutto meccanizzato, come si addice a una cantina di queste dimensioni. Dove nel passato c'erano i silos per ammassare il vino pronto per la distillazione ci sono gli strumenti più tecnologicamente avanzati per vinificare. Dove c'erano vigneti a tendone per produrre uva a sfinirsi, oggi ci sono piante e paletti per raccogliere grappoli di qualità. Poi il vino finisce a Feudo Arancio, ovvero a Sambuca, Agrigento, dove Mezzacorona ha l'altra cantina in terra di Sicilia, ma anche un'efficiente linea di imbottigliamento e altri vigneti che hanno modificato il paesaggio, trasformandolo radicalmente in meglio.
Attacca Rizzoli: “Noi ci siamo posti l'obiettivo di esaltare la Sicilia a livello mondiale nelle sue straordinarie eccellenze produttive. Noi vogliamo puntare a produrre vini di tradizione con gusto moderno”. Poi riprende: “Siamo convinti che la Sicilia possa crescere ancora moltissimo. Abbiamo lanciato un invito a tutti i produttori affinché si faccia cordata tutti insieme per sfondare soprattutto negli Usa, che è il primo mercato al mondo”.
Rizzoli ci tiene a rimarcare la grande passione che Mezzacorona ha messo nel “progetto Sicilia” e la volontà sempre di più di inserirsi proficuamente nel territorio, collaborando attivamente con i viticoltori locali, con le istituzioni, con tutte le aziende che con grande successo stanno facendo crescere la Sicilia nel mondo. Ma, secondo Rizzoli, si può fare ancora molto: “Di questa terra me ne sono innamorato come quando si perde la testa per una donna difficile. Ed è talmente capricciosa che giorno dopo giorno te ne innamori di più…”.

F. C.