L’ANTEPRIMA
Diciassette i vini siciliani premiati da DuemilaVini dell’Ais. Ben cinque i dolci, solo due le etichette dell’Etna e qualche conferma
I “5 grappoli”
dell’eccellenza
Una sostanziosa rappresentanza di vini dolci, tanti nomi noti, solo un paio in arrivo dall’Etna. Eccolo l’identikit delle diciassette etichette siciliane che hanno vinto i “5 grappoli” dell’Ais con la guida 2010 DuemilaVini.
Una lista, quella redatta dalle commissioni dell’Associazione italiana sommelier, che per certi versi sorprende, probabilmente più per i nomi, anzi la zona, non presenti in guida che per chi invece vi rientra. Il grande assente è l’Etna, i vigneti del vulcano che stanno facendo parlare della Sicilia in giro per il mondo vengono rappresentati da Biondi con il suo Etna Rosso Outis 2006 e dall’Etna Rosso Prephilloxera La Vigna di Don Peppino 2007 Tenuta delle Terre Nere di Marc de Grazia (che tra l’altro si è aggiudicato anche i Tre bicchieri del Gambero rosso).
Corposa, poi, la rappresentanza dei dolci, “snobbati” altrove. Ad aggiudicarsi il massimo riconoscimento dell’Ais sono stati l’Ecrù 2007 di Firriato, che già lo scorso anno, al primo imbottigliamento aveva dato soddisfazioni a Salvatore Di Gaetano; la Malvasia delle Lipari 2008 di Florio; la Malvasia delle Lipari Passito Selezione Carlo Hauner 2006 di Hauner; il Passito di Pantelleria 2007 di Abraxas (la cantina di Calogero Mannino); l’intramontabile Passito di Pantelleria Ben Ryé 2008 di Donnafugata; il passito bianco Diamante d’Almerita 2008 Tasca d’Almerita, che aveva già ricevuto questo riconoscimento nel 2007.
I “5 grappoli”, alla famiglia Tasca, sono arrivati anche per lo Chardonnay 2007, così come il Ribeca 2007 permette a Firriato un bis. Sullo stello piano anche il Sole dei Padri 2006 Spadafora, Lu Patri 2007 Baglio del Cristo di Campobello, il Cometa 2008 di Planeta, il Don Antonio 2007 Morgante, Duca Enrico 2006 Duca di Salaparuta, il Pinot Nero 2007 Cusumano e il Faro Palari 2007 Palari, anche questo, ormai, riconosciuto fra i “classici” del vino siciliano.
Marco Volpe