Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 187 del 14/10/2010

IL PRODOTTO Pane buono? Rivolgiti alla Madonnina

14 Ottobre 2010
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IL PRODOTTO

A Catania il locale di Salvatore Viglianesi nel quartiere popolare di Picanello, segnalato dal Golosario di Massobrio. Il segreto? Un grande forno in pietra e la tecnica di produzione

Pane buono?
Rivolgiti alla Madonnina

Quartiere popolare di Picanello, a Catania. L’esterno di una bottega alimentare all’apparenza anonima, quasi demodé. Per l’esattezza un panificio. All’interno una piccola rivendita di generi alimentari come quelle in auge 20 anni fa.

Qualcuno (in realtà piu d’uno) ci dice che questo panificio qualcosa di speciale c’è l’ha!
Comincio a farmene una ragione: il continuo flusso di clienti non mi darà più del tempo necessario per soddisfare qualche curiosità. E già, perché la clientela affezionata (tutta) sa che l’ultima delle tre sfornate di pane giornaliera è già sul bancone, insieme alle pizze ed alle focacce ripiene. Infatti sono già dieci anni che Salvatore Viglianesi gestisce “La Madonnina”, quindi il suo pane è ben noto a tanti attenti catanesi che raggiungono il forno anche da diversi quartieri. Quale sarà il segreto di questo pane? La domanda sorge spontanea e la risposta è, in parte, proprio li davanti agli occhi; dieci metri di fronte a noi, proprio dietro il bancone, c’è il cuore del panificio: un grande forno a pietra.

 
Il forno in pietra

E non finisce qua… infatti come tradizione comanda il pane viene impastato con solo farina (proveniente da un mulino siracusano), lievito naturale (il “crescente”), acqua e sale; viene poi lasciato lievitare per una notte intera per poi essere steso e lavorato a mano, come i grissini con semi di sesamo, prima di finire nel maestoso forno alimentato a bucce di mandorle e nocciole. Il risultato? Un pane casereccio, ma non troppo, disponibile in diversi formati. E’ un pane che dura qualche giorno in più, anche se mangiato appena sfornato è anche meglio.


L’ingresso al panificio

Particolari che non vi sembrino romanticherie perché sono invece scelte consapevoli ed indiscutibili di chi sa che panificare è un arte e lo mette in pratica; proprio queste sono le scelte che gli regalano la preferenza dei clienti e che gli hanno fatto aggiudicare la segnalazione di Paolo Massobrio sul suo “Golosario” un libro guida sull’Italia del gusto.

Maria Grazia Rugolo