Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 130 del 10/09/2009

LA FIERA Il latte prende forma

10 Settembre 2009
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LA FIERA

La Vastedda del Belìce, le provole dei Nebrodi e delle Madonie ma anche il Ragusano tra i rappresentanti siciliani a Cheese, la rassegna di Slow Food dedicata al formaggio

Il latte prende forma

La Sicilia protagonista a Cheese 2009 – Le forme del latte. La manifestazione biennale tutta dedicata ad artigiani e appassionati dei prodotti caseari è organizzata da Slow Food e Città di Bra ed è giunta ormai alla settima edizione. L’appuntamento per riscoprire le mille anime del formaggio, dagli animali da latte fino al prodotto finito nella città piemontese in provincia di Cuneo è fissato dal 18 al 21 settembre.


Nei Laboratori del gusto non mancheranno i prodotti enogastronomici della Sicilia. Sabato 19 e domenica 20 ad esempio si terrà il Master of Cheese “Sicilia e Creta: il provolone e la feta” per fare un vero e proprio viaggio fra mare e montagne, scoprire i formaggi tradizionali delle due isole e capire le differenze con le rispettive versioni industriali. Sempre domenica alle ore 13 si terrà la degustazione dal titolo “Api, formaggi e tè” guidata da Andrea Paternoster, apicoltore nomade. Fra i protagonisti il miele siciliano di Astragalo.
A Cheese 2009, nella Gran Sala dei formaggi e nell’area dedicata ai progetti della Fondazione Slow Food per la biodiversità onlus, la Sicilia sarà rappresentata da sei Presìdi Slow Food. Fra questi la capra girgentana dal pelo lungo, folto e bianco (talvolta maculato). Il presidio lavora per individuare un formaggio di alta qualità restituendo così dignità anche economica agli allevatori e incrementando il numero dei capi allevati. Altro presidio siciliano il maiorchino, un pecorino ragusano straordinario che rischia l’estinzione a causa della complicata tecnica di produzione e la stagionatura lunga e costosa. Non mancheranno le provole dei Nebrodi e delle Madonie, il Ragusano prodotto nella stagione foraggiera, da novembre a maggio, quando i pascoli iblei offrono più di cento varietà di essenze spontanee ed infine la Vastedda del Belìce, prodotta a cavallo fra tre province (Trapani, Agrigento e Palermo), unico formaggio di pecora a pasta filata.

Piera Zagone