Una distribuzione estera interamente italiana? Il sogno è possibile. Verrà comunicato ufficialmente tra qualche mese, ma tra gli addetti ai lavori se ne parla già.
Simest sta realizzando una trading company tutta italiana, che verrà lanciata ufficialmente nell’estate 2015, per portare le aziende del Nordest e italiane negli Usa. L’annuncio è stato dato oggi, durante wine2wine, da Massimo D’Aiuto, ad di Simest, finanziaria pubblico/privata, che dal 1991 sostiene lo sviluppo delle imprese italiane impegnate a realizzare progetti di internazionalizzazione. Il 76% del suo capitale è detenuto da Cassa Depositi e Prestiti, mentre il 24% è in mano alle principali banche italiane ed associazioni imprenditoriali.
Il progetto, non ancora operativo, mira a potenziare all’interno della distribuzione estera la presenza dei prodotti made in Italy.
“Lo scopo sarebbe quello di riuscire a creare delle catene di distribuzione interamente italiane, come Auchan o Carrefour, ma in prima battuta cerchiamo di diventare punto di mezzo tra i produttori e i distributori statunitensi. E l’accordo di libero scambio per le merci tra Usa e Europa dovrebbe andare a favorire ed agevolare la presenza dei nostri prodotti negli Stati Uniti o almeno dovrebbe renderne meno difficoltoso l’accesso”.
L’iniziativa si muove nella direzione dell’offerta di sostegno e promozione alle pmi italiane, come l’accordo siglato tra Verona Fiere e Simest, per promuovere la presenza delle pmi italiane a manifestazioni all’estero attraverso un finanziamento agevolato di 100 mila euro di plafond, rimborsabili entro sei anni, ad un tasso dello 0,50% annuo. Il finanziamento diventa poi di 300mila euro nel caso di consorzi o cooperative.
“Nel momento in cui per le imprese l’accesso al credito è particolarmente difficile ed oneroso – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale Veronafiere – queste possibilità hanno un grande valore e la sua adozione da parte di Veronafiere conferma come la cooperazione tra istituzioni e fiere possa contribuire in modo concreto allo sviluppo di una politica industriale di crescita per il Paese”. E per dare immediata attuazione all’accordo, Veronafiere ha già costituito un team di professionisti cui rivolgersi per ottenere informazioni e una prima assistenza nella redazione della richiesta di finanziamento: ogni singola domanda può riguardare più fiere e fino a tre paesi di destinazione, coprendo le spese sostenute entro 18 mesi dalla data di stipula del contratto.
Elisa Costanzo, Verona