Si parla ancora di furti d’uva, una routine purtroppo in questo periodo dell’anno.
Dopo il Nerello mascalese rubato in uno dei vigneti di Giuseppe Russo sull'Etna, oltralpe in Francia è accaduto nei giorni scorsi qualcosa di simile. Ma questa volta i dubbi che possa essere stato un collega vicino sono davvero pochi. Anzi ne è convinta, anche se non ha fatto nomi, la produttrice Corinne Biarnès di Chateau Suau a Barsac, nella Gironda, la vittima di questo atto vandalico. Le è stato sottratto il 10% del suo raccolto, un danno pari a 20mila euro. Il vigneto dell’azienda si estende per 7 ettari, e ad essere spogliati sono stati 13 filari. Il sospetto che si potesse trattare di uno competente è sorto quando la produttrice ha constatato di persona il lavoro ben svolto dai ladri, molto accurato, ha detto, ed anche il quantitativo prelevato ha rafforzato la tesi, proprio quello che può servire ad una cantina per incrementare o integrare i volumi di produzione. Il clima nei mesi scorsi non ha risparmiato l’areale dove si produce il Sauternes, mettendo in difficoltà piccoli vigneron che hanno perso un bel po' di uva e anche le cantine più blasonate come Chateau d’Yquem, anch'essa vittima tra l’altro di un recente furto, non di uva ma di bottiglie. A giugno i ladri erano riusciti ad entrare nel tempio di uno dei fine wine più famosi al mondo e a prelevare 380 bottiglie dell’annata 2010 del valore di 99mila euro.