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Scenari

Assegnate le spighe verdi ai comuni rurali più sostenibili: ecco le città italiane premiate

05 Luglio 2016
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di Alessandra Flavetta

Su Ragusa sventolerà, insieme alla Bandiera Blu, marchio internazionale oramai riconosciuto per le spiagge più belle e pulite, anche la bandiera con le Spighe Verdi per i Comuni rurali italiani a più alto tasso di sostenibilità ambientale. 

La nuova certificazione per le pratiche agricole rispettose dell’ambiente è stata assegnata quest’anno per la prima volta da Confagricoltura e dalla Fondazione per l’educazione ambientale (Fee), che da 30 anni gestisce il programma Bandiere Blu in 70 Paesi. Le Spighe Verdi  hanno premiato, alla presenza dei sindaci e del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, 13 Comuni rurali in 9 Regioni: in Sicilia si è accreditata la città dei ponti, Ragusa, a cui viene riconosciuto il suo particolare contesto socioeconomico e ambientale. In Toscana e Campania si è affermata una terna: Castellina in Chianti, Massa Marittima e Castagneto Carducci e Agropoli, Positano e Pisciotta. In Puglia si è distinta un’altra città nota per il mare blu, Ostuni, la perla dell’Adriatico. A Piemonte, Liguria, Veneto, Marche ed Umbria tocca un comune rurale premiato a testa: Serralunga di Crea, Lavagna, Caorle, Matelica e Montefalco.

Il programma Spighe Verdi è nato dalla partnership di Confagricoltura – con il suo Manifesto EcoCloud sulle buone pratiche per le imprese agricole nello sviluppo sociale ed economico dei territori rurali – e della Fondazione per l’educazione Ambientale, riconosciuta dall’Unesco come leader mondiale nel veicolare programmi per lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo del  nuovo sistema di certificazione volontario è quello di valorizzare il patrimonio rurale, proteggere la biodiversità, migliorare la qualità della vita, la partecipazione e l’inclusione sociale, creare buona occupazione e ridurre l’impatto ambientale con consumi consapevoli.

La Commissione tecnica che ha assegnato le Spighe Verdi, composta da enti pubblici e privati, per valutare le candidature ha fatto una indagine su 67 parametri del territorio, a partire dalla conservazione del paesaggio, la tutela del suolo, la partecipazione della comunità e la cooperazione locale, la gestione del ciclo dei rifiuti, la qualità dell’acqua e dell’aria, l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e il turismo.
Le amministrazioni locali hanno inviato un questionario, in base al quale la Commissione Spighe Verdi ha stilato un piano delle migliori pratiche, con controlli per la verifica della rispondenza ai criteri del marchio. Se le città che si fregiano delle Bandiere Blu è provato che attraggano un maggior numero di turisti balneari, le Spighe Verdi si prevede facciano altrettanto con l’agriturismo. E Ragusa, già regina delle spiagge siciliane con tre riconoscimenti per la qualità delle acque di balneazione nella provincia su 6  (Pozzallo, Ispica, Marina di Ragusa), e siti archeologici riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è pronta ad accaparrarsi anche nuove fette di turismo verde, come auspicato dal sindaco Federico Piccitto durante la cerimonia di assegnazione del vessillo, nella sede di Confagricoltura. “L’attività agricola – ha osservato Mario Guidi, presidente della Confederazione – è parte fondamentale del processo di sostenibilità dei territori e il ruolo della nostra Organizzazione è quello di evidenziare e diffondere tutte quelle buone pratiche di sostenibilità ed innovazione che le aziende già attuano o sperimentano”.