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Scenari

Banca del Vino, eletto il nuovo Cda: Federico Varazi è il nuovo presidente

20 Maggio 2024
Federico Varazi Federico Varazi

Il mondo del vino di Slow Food Italia rafforza ulteriormente la propria adesione ai valori dell’Associazione. Con l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione della Banca del Vino, un altro tassello del progetto di Slow Food legato al mondo della produzione vitivinicola contribuirà ad affermare a pieno titolo il diritto al piacere per tutte e tutti e il sostegno al mondo del vino buono, pulito e giusto. Il nuovo Consiglio di Amministrazione delle storiche cantine di Pollenzo rimarrà in carica per il triennio 2024-2026.

“Consolidare il legame di Slow Food Italia con Banca del Vino, società cooperativa con più di 800 soci, significa legare indissolubilmente i progetti del vino di Slow Food attraverso un coordinamento politico che può trasformare questa storica cooperativa in un tassello fondamentale del progetto Slow Wine, mantenendo l’obiettivo di preservare la memoria enologica italiana, fare educazione e cultura del vino ed esprimere insieme la grande ricchezza di territori, terreni e vitigni autoctoni della nostra penisola”, ha commentato il nuovo presidente Federico Varazi, già vicepresidente di Slow Food Italia. Per raggiungere questi obiettivi il nuovo consiglio conta sulla collaborazione di tutte le altre anime Slow Food, a cominciare da Slow Food Promozione Srl SB, il braccio operativo di Slow Food Italia e sul cuore pulsante di questo progetto unico al mondo: i 200 produttori del Club Banca del Vino e tutti gli altri soci.

Una visione determinata quella del nuovo Consiglio di Amministrazione, che ha attribuito le cariche di vicepresidente a Olivia Reviglio, Consiglieri Eleonora Bergoglio, Fabrizio Gallino, Vladimiro Rambaldi, Leopoldo Rieser e Federico Piemonte come Consigliere Delegato, a incrementare nei prossimi tre anni le attività e gli eventi nella sede di Pollenzo ma anche nelle sedi didattiche distaccate, come elemento di potenziamento della promozione delle aziende che credono in una viticoltura sostenibile in linea con i principi del manifesto del vino buono, pulito e giusto. L’esito di queste elezioni dà al neopresidente e a tutta la squadra di consiglieri che ha scelto di nominarlo, una grande responsabilità: continuare con decisione la crescita di una realtà unica al mondo nel raccontare un patrimonio di biodiversità inestimabile, in un paese come l’Italia dove in ogni regione si produce vino in grado di esprimere la grande ricchezza di territori, terreni e vitigni autoctoni.