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Scenari

Caleca: Irvo da difendere e da rilanciare con le certificazioni del vino

08 Marzo 2015
Nino_Caleca Nino_Caleca


(L'assessore regionale all'Agricoltura della Sicilia, Nino Caleca)

“L'Istituto Vino e Olio di Sicilia non solo va difeso. Ma va anche potenziato. Assicurando intanto i cinque milioni e 200 mila euro all'anno necessari per il funzionamento, ma anche rilanciando il lavoro di certificazione da cui l'Irvo introita un discreto fatturato. 

Visita a sorpresa, ma non troppo, quella dell'assessore siciliano dell'Agricoltura Nino Caleca nella sede dell'Irvo a Palermo. L'Irvo, già Istituto vite e vino, vive da alcuni mesi il disagio di un ente che ha subito pesanti tagli nella dotazione finanziaria della Regione tali da metterne a rischio la prosecuzione delle attività e la serenità dei 69 dipendenti, tutti tra l'altro vincitori di concorso pubblico. Oggi svolge il delicato lavoro della certificazione che oggi ha assunto un ruolo più importante dopo l'avvio della Doc Sicilia con numeri molto più consistenti. Ed oggi la partita del futuro si gioca anche sulle certificazioni.

La visita di Caleca vuole così ribadire la volontà di rilanciare l'ente. Anche a costo di un braccio di ferro con chi, all'interno della giunta di governo, sarebbe più propenso a tagli lineari. Caleca così ha voluto rassicurare i dipendenti che negli ultimi mesi hanno percepito gli stipendi in ritardo e che hanno appreso di ulteriori drastiche riduzioni del budget annuale nei progetti della Finanziaria regionale. L'incontro con Caleca è stato voluto dal commissario straordinario dell'Irvo Nino Di Giacomo. Il quale ha ricordato il ruolo dell'Irvo negli ultimi anni, la capacità di produrre reddito, il rinnovato accordo Promed che affida all'ente un ruolo di ricerca e certificazione con alcuni Paesi del Mediterraneo, soprattutto Malta, e la recente intesa con l'assessorato dell'Agricoltura per la gestione di alcuni spazi nel cluster biomediterraneo di Expo. Senza tralasciare il lavoro di certificazione che potrebbe scaturire dal varo della Igp Olio di Sicilia. Un presente ed un futuro denso di impegni.

C.d.G.