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Scenari

Cinque euro per un quintale d’uva. “La viticoltura rischia il crollo”, la denuncia di Coldiretti Sicilia

11 Marzo 2014
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“La viticoltura rischia di crollare”.

E' la denuncia di Coldiretti Sicilia alla luce dei dati sulla remunerazione dei viticoltori nella campagna 2013-2014. Cinque euro per un quintale di uva. Un prezzo che, secondo i vertici dell'associazione, tiene in ginoccio chi si dedica alla vigna. 

“Chi sta speculando sull’uva siciliana? A differenza dell’anno scorso – affermano il presidente e il direttore Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione – in questa i produttori non hanno alcuna certezza di remunerazione. Il prezzo irrisorio conferma l’entrata di prodotti stranieri. Anche le cantine devono sbloccare questa situazione a favore dell’attività vitivinicola. Bisogna rivedere le norme sulle zuccheraggio e arricchimento vigenti nel nord Europa, potenziare i controlli monitorando attraverso le dogane tutti i flussi d'entrata di vini e mosti che troppo spesso fanno perdere le tracce della loro identità, tutelare i conferitori e soprattutto è necessario che le istituzioni competenti assumano impegni precisi di tutela, sia in sede comunitaria  sia regionale, del comparto”. 

E ancora, “Accanto alle aziende che con l’imbottigliamento sono riuscite ad ottenere ampie fette di mercato – concludono –  esiste una viticoltura dove l’imprenditore conferisce uva che ha prodotto con grossi investimenti e che non viene remunerata. E’ su queste grandi masse che bisogna agire trovando sbocchi ed utilizzi diversi”.