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Scenari

Cluster bio-mediterraneo, la Sicilia ad Expo: ecco tariffe e modalità per partecipare

06 Novembre 2014
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da sinistra Paolo Ezechia Reale, Nino Caleca e Dario Cartabellotta

Pubblicati i bandi per partecipare ad Expo 2015.

A poco meno di 180 giorni dal taglio del nastro dell’esposizione universale che si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, la Regione Sicilia ha reso note le modalità di partecipazione per aziende, Comuni, chef, associazioni e fondazioni, enti di ricerca, dipartimenti regionali, Gruppi di azione locale (Gal) e Gruppi di azione costiera (Gac).

Comun denominatore deve essere la valorizzazione del ricco patrimonio dei prodotti della terra e del mare che la Sicilia offre, promuovendolo dal punto di vista culturale e salutistico e associando la qualità ai luoghi di produzione, senza perdere mai di vista l’internazionalizzazione dell’economia dell’isola attraverso la comunicazione del Brand Sicilia con i 146 Paesi esteri che parteciperanno all’Expo.

La Sicilia, infatti, è l’unica regione italiana a capo di un cluster – letteralmente “grappolo” –, quello Biomediterraneo, che pone al centro del patrimonio culturale lo stile di vita che accomuna i popoli che si affacciano sul Mar Mediterraneo.

Per le aziende che vorranno partecipare al bando, il termine ultimo per presentare le istanze è fissato per il prossimo 30 novembre, anche se Dario Cartabellotta, responsabile unico della Regione per il Cluster, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei bandi, ha lasciato intendere che potrebbe esserci una piccola proroga. In ogni caso, l’invito è a cogliere al volo l’occasione approfittando anche delle facilitazioni burocratiche garantite dall’Assessorato nella presentazione delle domande.

Tutte le istanze dovranno essere inviate in forma cartacea a “Regione Sicilia Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea – Responsabile Unico Cluster Biomediterraneo per la Sicilia- Via Degli Emiri 45 – 90135 Palermo (presso Dipartimento alla pesca mediterranea) oppure in forma elettronica all'indirizzo biomediterraneo.expo2015@regione.sicilia.it>.

L'Assessorato si occuperà della valutazione dei requisiti in base all'attività di produzione, trasformazione e commercializzazione dei Prodotti Sicilia indicati in un apposito elenco consultabile nel sito biomediterraneo.com>.

Tra i requisiti fondamentali per partecipare, rispetto degli standard di qualità, tracciabilità del prodotto, sicurezza alimentare e sul lavoro, tutela ambientale prevista dalla normativa vigente e qualità sensoriale del prodotto.

Il contributo di adesione per le singole aziende varia in base al fatturato e va da 250 più Iva per start up e aziende che non superino i 10 mila euro fino ad arrivare ai 2 mila euro per aziende con un fatturato di un milione di euro. 1.500 euro è il contributo per i Consorzi di tutela mentre per le domande presentate attraverso associazioni, il contributo sarà decurtato del 30 per cento.  

Ogni azienda avrà l’opportunità di inserire il proprio prodotto nell’area ristorazione-market del Cluster e venderlo ai visitatori. La vendita dei prodotti sarà formalmente curata dall’ Assessorato che rivenderà al prezzo stabilito dal produttore e il 12 per cento del ricavato andrà all'organizzazione di Expo.

I numeri disegnano la cornice dell'evento. L'area del cluster è di oltre 7mila metri quadrati di cui 2.625 mq per i padiglioni dei paesi mediterranei e 4.679 per le attività comuni coordinate dalla Sicilia, all'interno della quale saranno presenti 2 aree ristorazione e 1 winebar. 20 milioni di visitatori stimati, di cui 2 milioni previsti solo per il padiglione Sicilia. Una media di 10 mila visitatori al giorno, 30 mila nei giorni di punta. 2392 ore di palinsesto, 184 giorni di esposizione dal lunedì alla domenica con appuntamenti dalle 10 alle 23 con aree ristorazione, show cooking, market, appuntamenti coi prodotti di Sicilia ed eventi sulla cultura Mediterranea.

“Expo farà conoscere il meglio che la Sicilia può comunicare al mondo – ha spiegato il nuovo Assessore alle politiche agricole Nino Caleca -. Non si tratta di una fiera di prodotti agroalimentari ma è qualcosa di più. Porteremo a Expo la nostra cultura e le tradizioni dell'isola, cercando di far conoscere le nostre eccellenze. Vogliamo essere capaci di trasmettere nuovi valori, dando la possibilità ai giovani che hanno lasciato la Sicilia di ritornare a investire nel proprio territorio come imprenditori nel settore alimentare. La copertura finanziaria c'è grazie agli approvvigionamenti di Regione ed Unione Europea. Useremo tutte le nostre forze per rispettare i protocolli europei e per evitare che anche un solo euro vada alle organizzazioni criminali”.

Il bando è consultabile sul sito

www.biomediterraneo.com

Clara Minissale 
Roberto Chifari