Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Cos’è la biodinamica? Stefano Bellotti: “Non è un protocollo, ma un’indicazione”

29 Gennaio 2017
stefano_bellotti_3 stefano_bellotti_3

di Annalucia Galeone

La biodinamica cos'è? Un'interessante occasione di riflessione e approfondimento sul tema è stato offerto dal “Seminario di Biodinamica e del Gargano che cambia” organizzato ad Apricena da Valentina Passalacqua, la vignaiola della Daunia.

La giornata di studio, la prima di una serie, è stata condotta da Stefano Bellotti, uno dei primi esponenti del movimento in Italia. Entrambi appartengono a Renaissance Italia, l'associazione di vignaioli impegnati a promuovere e divulgare il metodo agricolo biodinamico nella produzione di vini territoriali di alta qualità. Bellotti nasce a Genova 59 anni fa, intollerante ai ritmi della vita urbana molla tutto per dedicarsi alla tenuta di famiglia. Nel 1983 la svolta, conosce e diventa allievo di Luigi Brezza di Tenuta Migliavacca, il primo vigneron biodinamico italiano purtroppo scomparso prematuramente. I principi su cui si fonda la biodinamica furono formulati dall'austriaco Rudolf Steiner, il fondatore dell'antroposofia, una concezione dell'uomo e del mondo che nel primo quarto di questo secolo aveva portato un rinnovamento nel campo della medicina, della pedagogia, dell'arte e della scienza. 

“La Biodinamica – sostiene Stefano Bellotti – non è un protocollo ma un'indicazione. L'agricoltura è l'intervento dell'uomo sul sistema naturale e il produttore è il direttore d'orchestra della propria azienda. Alla fine degli anni settanta imperavano un falso senso di libertà e il mito della produttività, ero alla ricerca di qualcosa di diverso, decisi di tornare alle origini diventando agricoltore per scelta”. L'azienda agricola di Stefano Bellotti, la Cascina degli Ulivi si trova a Novi Ligure. E' un impresa quasi del tutto autosufficiente, dove si applica solo l'agricoltura  biodinamica. Nei 22 ettari di proprietà non si producono solo vini, la struttura è dotata anche di un agriturismo con annesso ristorante, si fa il pane, destinato anche alla vendita, si coltiva l'orto botanico e si allevano i bovini.

“La biodinamica  –  sottolinea Bellotti – viene spesso descritta come un modo di coltivare senza concime chimico e senza veleni. Questi sono però solo gli aspetti secondari di un metodo che prima di tutto è caratterizzato da una cosciente utilizzazione delle forze naturali. Il principio fondamentale della biodinamica è attivare la vita nella terra in modo che le sostanze presenti nella terra in quantità enormemente superiore al bisogno possono essere liberate e assimilate dalle piante nella misura necessaria”. In degustazione i vini biodinamici italiani e francesi di Triple A, tra queste anche Coulèe de Serrant, Savennières – Loira (Francia) di Nicolas Jolie, padre e filosofo della biodinamica francese e fondatore dell'associazione La Renaissance Des Appelations.