Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Emergenza ulivi, Martina va in Puglia. E gli albergatori invitano il presidente Hollande

05 Aprile 2015
ulivi_malati_xylella ulivi_malati_xylella

Il ministro delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, sarà mercoledì prossimo, 8 aprile, in Puglia per l'emergenza Xylella.

Lo annunciano in una nota congiunta il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova, e Salvatore Capone, entrambi del Pd. “La decisione assunta dal ministro francese Le Foll circa il blocco delle importazioni di piante dalla Puglia – sostengono i due parlamentari – è di estrema gravità e già il governo, per voce del ministro Martina, ha dato una prima, inequivocabile risposta. Naturalmente, dinanzi ad una situazione che sembra aggravarsi di ora in ora, il filo diretto con gli uffici del ministero si è ulteriormente rafforzato e in queste ore – conclude la nota – proprio il ministro Martina ha confermato che mercoledì prossimo concluderà la sua visita in Puglia a Lecce incontrando i sindaci e le associazioni degli olivicoltori”.

Intanto, dopo lo stop alle importazioni dei vegetali dalla Puglia deciso da Parigi per il presunto rischio Xylella, gli albergatori pugliesi hanno invitato il presidente francese Hollande e il ministro all'Agricoltura Stéphane Le Foll “a trascorrere un weekend in una delle strutture alberghiere della regione tra il verde degli ulivi secolari del Salento”. L'invito in una lettera inviata all'Eliseo e all'ambasciata francese a Roma dal presidente di Federalberghi Brindisi, Pierangelo Argentieri.

 

“Mentre si sviluppa un dibattito sterile che divide l'opinione pubblica e fa diventare tutti esperti di xylella, come avviene la domenica allo stadio quando siamo tutti allenatori, in questo difficile frangente non si fa l'unica cosa utile e completamente innocua che proprietari e conduttori dei terreni devono fare: arature e potature”. Lo sostiene l'assessore della Puglia alle Risorse agroalimentari, Fabrizio Nardoni. “Cosa c'entra – prosegue Nardoni – il dibattito su eradicazione si, eradicazione no, fitofarmaci si, fitofarmaci no con l'aratura dei terreni? È decorso più o meno inutilmente un termine, quello del 5 aprile che appare come scadenza perentoria perché fissata dalla natura. Non è ancora chiaro a tutti che il piano del commissario è un piano sostitutivo degli interventi posti a carico di proprietari e conduttori da un decreto del governo. Come non è chiaro a tutti che le mancate arature consentiranno agli insetti vettori di diventare adulti e di infettare altre piante”.

C.d.G.