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Scenari

Etichetta del vino, Uiv: “Ok alle raccomandazioni, no alla babele allarmistica”

29 Settembre 2023
Un momento degli Stati Generali del Vino Un momento degli Stati Generali del Vino

“L’eccesso fa male? Siamo pronti a lavorare con la Commissione per un claim unico a livello europeo, all’interno della norma vitivinicola, senza ricorrere a soluzioni allarmistiche, Nutriscore o – peggio ancora – lasciare che ogni Stato membro, decida da sé”. Così, in materia di etichettatura ed health warning, il presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi è intervenuto oggi a Roma in Campidoglio nel corso degli Stati generali del vino indetti dalla rappresentanza italiana di Parlamento e Commissione dell’Unione europea. Sul capitolo sostenibilità del vino, il presidente Uiv sollecita passi avanti in sede europea: “Sappiamo che la Commissione europea sta lavorando a una norma quadro: è una buona notizia perché il nostro settore ha la maturità per poter disporre di una norma europea specifica in materia di sostenibilità. Al contempo – ha aggiunto Frescobaldi – vi è anche la necessità di veder armonizzate le regole attraverso uno standard unico e non – è il caso attuale anche in Italia – definite secondo variegate norme e standard privati e altrettanto variegati loghi e certificazioni”.

Secondo il presidente Uiv, il vino – uno dei settori chiave del made in Italy – sta attraversando un periodo complicato, per questo è importante agire su riforme strutturali, in Italia e in Europa. “In tempi non sospetti – ha detto – evidenziavamo l’esigenza di adeguare il potenziale viticolo alle richieste di mercato attraverso un ridimensionamento di una produzione incontrollata, da oltre 6 miliardi di bottiglie l’anno. Oggi, con i consumi in contrazione su scala globale, ribadiamo la necessità di contingentare la produzione anche attraverso la riforma del sistema di assegnazione per le autorizzazioni di nuovi impianti: non è più accettabile una distribuzione a pioggia di nuovi vigneti per un totale di quasi 7 mila nuovi ettari l’anno. Le autorizzazioni dovrebbero invece insistere nelle aree più competitive, che non generano giacenze e secondo seri criteri di ammissibilità e priorità, anche basati su aspetti ambientali”. Sul fronte ambientale, ha concluso, Frescobaldi sarà fondamentale “raggiungere una progressiva riduzione dell’impiego dei fitofarmaci, orientando in ottica green la prossima programmazione finanziaria relativa alle risorse del Piano nazionale di sostegno”.

Albiera Antinori (FederVini): "Servono regole chiare"

“Seppure in un quadro globale ancora denso di incertezze di ordine geopolitico, commerciale ed economico, la politica può dare un contributo forte ed intervenire a livello normativo per garantire al nostro settore un quadro di regole semplici e chiare”. Albiera Antinori, Presidente del Gruppo Vini di Federvini, l’associazione di categoria che rappresenta i produttori, esportatori ed importatori italiani di vino, bevande spiritose e aceti, ha commentato così lo scenario attuale che interessa il comparto vitivinicolo nazionale in occasione degli Stati Generali del Vino in corso oggi a Roma presso il Campidoglio alla presenza di rappresentanti del Governo, delle istituzioni europee, degli operatori del comparto e dei rappresentanti dei territori.  A pesare sulle prospettive del comparto restano le grandi incognite internazionali, dal protrarsi del conflitto in Ucraina, all’altalena inflattiva che aggrava i costi di produzione per le imprese, alle incertezze geopolitiche fino all’impatto sempre più evidente dei fenomeni meteorologici estremi dovuti al cambiamento climatico e delle controversie commerciali che comprimono il libero scambio del vino.

Un quadro che a livello europeo è decisamente in fermento. Da un lato la revisione del Regolamento sugli imballaggi, che rischia di sostituire con il riuso il riciclo, nel quale l’Italia è leader, dall’altra il tema dell’etichettatura dei vini. Un fronte sul quale la Presidente Antinori commenta: “Non possiamo permetterci altri tentennamenti: gli strumenti digitali ci consentono di informare di più e meglio i consumatori e, soprattutto, direttamente nella loro lingua. Il settore, grazie alla piattaforma U-label, è pronto ad informare anche ben oltre le informazioni obbligatorie (calorie e lista degli ingredienti)”. C’è, ancora, la delicatissima partita della riforma del sistema europeo delle Indicazioni Geografiche sulla quale si gioca la difesa della specificità del vino e la tutela delle produzioni di qualità del nostro Paese. Il settore del vino italiano, nonostante la peronospora che si stima abbia comportato la riduzione della produzione vinicola nel Centro-Sud Italia tra il 5 e il 10% rispetto al 2022, continua a mostrarsi resiliente. “Le sfide che abbiamo di fronte a noi sono numerose e complesse e per questo chiediamo alle Istituzioni di prestare la massima attenzione per assicurare supporto alle imprese della nostra filiera”, ha proseguito la Presidente Antinori durante il suo intervento.