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Scenari

Forum Europeo della Qualità Alimentare, il Commissario Hansen annuncia l’Action Plan 2027

06 Dicembre 2025

Ministri europei e Consorzi chiedono un sistema più solido e riconoscibile, capace di sostenere aree rurali e produttori

Siena ha ospitato il VII Forum Europeo della Qualità Alimentare, appuntamento che la Fondazione Qualivita ha costruito come una piattaforma di confronto tra istituzioni comunitarie, governi nazionali e rappresentanze dei Consorzi di Tutela. La presenza del Commissario europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, ha dato al vertice un respiro politico che ha superato la dimensione celebrativa dei venticinque anni della Fondazione.

Davanti a una platea composta da produttori, tecnici e amministratori dei principali Paesi agricoli europei, Hansen ha annunciato l’avvio, dal 2027, di un Action Plan dedicato alle Indicazioni Geografiche. Il nuovo strumento includerà investimenti mirati, campagne di comunicazione, una premiazione annuale e un rafforzamento dei rapporti con la grande distribuzione per rendere più visibili i prodotti certificati. L’obiettivo è dare piena attuazione al Regolamento 2024/1143 e consolidare un comparto che oggi conta 3.485 prodotti e vale circa 80 miliardi di euro.

Il Forum ha anche visto la presentazione del Libro VerdeIl futuro delle Indicazioni Geografiche”, redatto dalle principali organizzazioni del settore e consegnato al Commissario insieme al Memorandum of Siena. Il documento individua otto priorità strategiche per la governance futura delle IG e ha raccolto il sostegno dei ministri dell’Agricoltura di Italia, Francia e Spagna.

Nel corso dei lavori, Massimo Vittori, direttore di oriGIn, ha richiamato l’attenzione sulle tensioni internazionali che minano il quadro multilaterale da cui dipende la tutela delle IG. A seguire, Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, ha interpretato il Libro Verde come uno strumento per ridefinire il ruolo dei territori nella costruzione europea, non solo come supporto tecnico per le filiere.

Il dibattito politico ha offerto ulteriori elementi. Il ministro italiano Francesco Lollobrigida ha parlato di una sfida aperta per l’Europa, invitando a leggere la difesa delle IG come un impegno verso produttori e filiere. La ministra francese Annie Genevard ha ricordato la fragilità del sistema, esposto a usurpazioni e mutamenti climatici. Il ministro spagnolo Luis Planas Puchades ha portato dati molto chiari: in Spagna il comparto genera 8,4 miliardi di euro l’anno e coinvolge oltre 330.000 agricoltori e allevatori.

La parte conclusiva del Forum ha dato voce alle organizzazioni internazionali dei Consorzi di tutela, che hanno salutato l’annuncio dell’Action Plan come un passaggio atteso. Riccardo Deserti, presidente di oriGIn, ha definito il piano un riferimento anche per le IG extraeuropee. Charles Deparis, alla guida di oriGIn EU, ha insistito sulla necessità di una promozione più incisiva. Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia, ha chiesto interventi più determinati sui mercati internazionali. Cesare Mazzetti, presidente della Fondazione Qualivita, ha collocato l’Action Plan dentro un percorso di rafforzamento della governance e del Turismo DOP. Le voci di Teresa Pais Coelho, Federico Moncunill e Dominique Chambon hanno allargato la prospettiva, richiamando sostenibilità, centralità dei territori e stabilità normativa.

La giornata si è chiusa con la sensazione che le Indicazioni Geografiche non rappresentino più un tema tecnico relegato alle filiere, ma un capitolo politico che incrocia economia e diplomazia commerciale. Da Siena parte ora un percorso che dovrà misurarsi con notevoli aspettative e con la necessità di dare ai territori strumenti per affrontare una competizione sempre più complessa.