Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Inverno troppo caldo e rischio gelate primaverili: in Francia i produttori sono sempre più preoccupati

19 Marzo 2024
I vigneti soffrono per il cambiamento climatico I vigneti soffrono per il cambiamento climatico

Poche piogge ma soprattutto inverno troppo caldo, mai successa una cosa del genere in Francia. Così i viticoltori sono preoccupati per quello che accadrà a causa del cambiamento climatico.

Come riporta Decanter, i dati di Meteo France illustrano chiaramente ciò che i proprietari di vigneti possono capire calpestando i filari ogni settimana: questo inverno è stato quasi inesistente. C’è chi dice che i germogli sono già iniziati, cosa che accade solitamente a inizio aprile.

A marzo, infatti, le temperature hanno raggiunto e superato i 10 gradi in tutto il Paese. Se le viti iniziano il loro ciclo vegetativo in anticipo, possono essere più vulnerabili in aprile, quando il gelo è ancora una possibilità concreta.

Il giornale specializzato porta l’esempio del 2021 in cui ci fu un inverno mite e un marzo particolarmente caldo: ciò ha fatto sì che le viti in tutto il Paese siano nate con settimane di anticipo rispetto al solito, prima che una brutale ondata di freddo all’inizio di aprile facesse registrare tre notti con temperature ben al di sotto dello zero.

Con molte varietà di uva in fase avanzata di germogliamento, l’effetto è stato deleterio, con una gelata nera artica (trasportata dall’aria piuttosto che dall’umidità) che ha semplicemente bruciato i giovani germogli. Alcuni coltivatori hanno perso quasi l’intera produzione dell’anno nel giro di tre giorni. Con 37 milioni di ettolitri, la Francia ha registrato uno dei raccolti più scarsi degli ultimi decenni.

Alcuni produttori si stanno attrezzando con i ventilatori o le “bougies”, candele di paraffina ma si tratta di misure costose. “I ventilatori possono coprire aree di circa 5 ettari e costano circa 40.000 euro. Le candele costano 2.000 euro per ettaro, e io ho una tenuta di 38 ettari”, ha dichiarato Estelle Roumage di Château Lestrille a Entre-Deux-Mers, Bordeaux. Quindi coprire tutto il territorio mi costerebbe 76.000 euro per una notte”.

Di conseguenza, i coltivatori tendono a usare la protezione antigelo solo quando sono sicuri al 100% che sia necessaria, e anche in questo caso solo per i vigneti più redditizi, che forniscono frutta per i vini più costosi.