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Scenari

I luoghi migliori dove mangiare in Lombardia: ecco la guida firmata dal Gambero Rosso

05 Dicembre 2023
Laura Mantovano, Alessia Cappello, Marco Mensurati Laura Mantovano, Alessia Cappello, Marco Mensurati

1.100 indirizzi per mangiare e comprare, una serie di premi speciali come quello assegnato al Comune per la sua politica di valorizzazione dei mercati rionali, 491 pagine e 9,90 euro di costo: questa la carta di identità della guida “Lombardia. Il meglio di Milano e delle altre province 2024” di Gambero Rosso arrivata alla 32esima edizione, presentata a Milano in un locale iconico come l’Osteria del Treno. A fare gli onori di casa il direttore editoriale, Laura Mantovano ma, anche, Marco Mensurati, da qualche mese direttore della rivista Gambero Rosso. Entrambi hanno sottolineato che “senza perdere la sua inconfondibile classe, la Lombardia si riscopre una regione sempre più attenta alla sostenibilità e al green, anche in cucina, posizionandosi al terzo posto per presenza di agriturismi in Italia, ma regalando anche non poche sorprese fra le tante conferme nella ristorazione e altrettante novità in un’offerta variegata che, senza perdere di vista i piatti della tradizione, cui è dedicata una delle 5 categorie di Premi Speciali, si arricchisce di nuove forme, anche in controtendenza, e dei colori di una ristorazione sempre più internazionale ed etnica capace di soddisfare tutti i gusti.

Sono i numeri delle eccellenze, d’altronde, a raccontarlo con: 9 Tre Forchette (Cracco in Galleria, Seta by Antonio Guida, Ristorante Enrico Bartolini e Berton a Milano; Da Vittorio a Brusaporto; D’O a Cronaredo; Lido 84 a Gardone Riviera; Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio; Miramonti l’Altro a Cancesio), 1 Tre Bottiglie (Ciz Cantina e Cucina a Milano); 1 tre Cocotte (Lanzani Bottega & Bistrot a Brescia), 3 Tre Mappamondi tutti a Milano (Ba Restaurant, Gong Oriental Attitude, Iyo Experience) e 6 Tre Gamberi (Osteria del Treno e Trippa a Milano; Trattoria Visconti dal 1932 ad Ambivere; La Madia a Brione; Caffè La Crepa a Isola Dovarese; Osteria della Villetta dal 1900 a Palazzolo sull’Oglio)partner Consorzio Valtenesi).

Il viaggio che la Guida offre spazia dall’alta ristorazione alle trattorie più tradizionali, dai bistrot e griglierie a pizzerie e street food, fino alle migliori insegne dove fare una spesa più attenta e capace di valorizzare le eccellenze del territorio. Ma in una regione da sempre conosciuta per la sua capacità di innovazione, efficienza e sviluppo economico colpisce ancora di più la riscoperta di una naturalità attraverso una diffusione sempre più visibile di orti urbani, panifici agricoli e strutture fuori porta attente all’ambiente: solo Brescia, la città industriale per eccellenza, ne conta 400 “e questo la dice lunga su quanto la riscoperta del mondo agricolo sia ormai diventata una tendenza, fuori ma anche dentro le città, con cognizione di causa o come pura operazione di marketing”, commenta Valentina Marino, curatrice della Guida. Un trend confermato anche dall’inaspettata presenza nella città di Milano di 2 dei 6 Gamberi Verdi della Guida, nuovo simbolo che contraddistingue i posti che operano concretamente sulla base della sostenibilità ambientale: il Joia del maestro della cucina vegetale Pietro Leeman che mescola fantasia a una tecnica perfetta e il bistrot Un Posto a Milano, oasi campestre a Porta Romana, con ristorante e orto che invita a una sosta senza fretta. E, con l’impegno della civica amministrazione a riqualificare i mercati rionali “dove è ancora possibile assaporare la freschezza di prodotti di stagione, oltre ad essere punto di riferimento degli abitanti del quartiere”, ha detto l’assessore comunale Alessia Cappello, il quadro dell’innovazione e dell’attenzione a fare scoprire le cose buone, è al completo.

Tra le altre province è Brescia, ancora una volta, a distinguersi per carattere, vivacità e voglia di emergere anche attraverso le molteplici espressioni della cucina risultando la provincia, dopo Milano, con il maggior numero di insegne, 131, che raccontano la ricchezza e le specialità del territorio. A Lodi invece si concentrano le novità, 7 sugli 11 locali inseriti nella Guida. Ma, ha sottolineato Laura Mantovano, sono i Premi Speciali a restituire una fotografia reale delle peculiarità che caratterizzano la cucina e i sapori di questa regione che altre alla Milanesità, comprende: Novità dell’Anno, Ambasciatori del Territorio, Campioni della Tradizione e Miglior Proposta al Bicchiere al Ristorante.

Premio Speciale Milanesità – Comune di Milano per la valorizzazione dei mercati rionali

Premio Speciale Novità dell’Anno: ai milanesi Spore (una proposta giovanile che si rivolge a un pubblico di nicchia, amante delle fermentazioni e dei vini naturali), Verso (locale con un ambiente unico e una proposta assolutamente di mercato con mare, terra e vegetali che trovano espressione in piatti esemplari per intensità e precisione delle cotture); Silvano (ex panetteria di cui rimane il grande forno in quest’osteria moderna-vineria in viale Monza arredato con lampade vintage, vetrine in ferro battuto, porte del tram e un’offerta che comprende ogni cibo); Dirty (cocktail bar non convenzionale con proposte complesse che giocano sulle corde estreme dell’acidità e dell’umami).

Miglior Proposta al Bicchiere al Ristorante: Il Luogo Aimo e Nadia, ogni visita nel locale di questa coppia, in cucina e anche nella vita, è fonte di meraviglia e sorpresa e humus in cui crescono pensieri. La cantina è guidata dal competente Fabio Piras, innamorato delle storie dei vignaioli.

Premio Speciale Campioni della Tradizione, dove spiccano le ricette dei seguenti locali nella città di Milano: Risotto giallo alla milanese a L’Alchimia (appartiene al “salotto buono” della ristorazione milanese); Cotoletta alla milanese alla Trattoria del Nuovo Macello (tiene alta la bandiera della tradizione milanese e la cucina del mercato proponendo alcuni cult cittadini); Ossobuco ad Arlati dal 1936 (un’icona della ristorazione cittadina, in auge da quasi novant’anni, che offre una cucina affidabile nella riproposizione dei classici milanesi); Cassoeula a Piazza Repubblica (è la migliore della città, anche nella versione con l’oca, insieme ad altri classici che sono una garanzia, come la cotoletta o il tortino di riso alla milanese); Mondeghili alla Trattoria Sincera (osteria concepita da un gruppo di giovani, con un’insegna che è una sorta di manifesto programmatico).

Premio Speciale Ambasciatori del Territorio

  • Milano: Trattoria Sincera e Osteria del Treno;
  • Bergamo: Osteria al Gigianca;
  • Canneto Pavese (Pv): Bazzini;
  • Castiglione delle Stiviere (Mn): Hostaria Viola;
  • Como: Tira Mola e Mesda;
  • Isola Dovarese (Bs): Caffè La Crepa;
  • Salò (Bs): Osteria dell’Orologio;
  • Lecco: Antica Osteria Casa di Lucia;
  • Lodi: Antica Osteria del Cerreto;
  • Malnate (Va): Crotto Valtellina;
  • Monza: Osteria del Cavolo;
  • Salò (Bs): Osteria dell’Orologio;
  • Villa di Chiavenna: Lanterna Verde.