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Scenari

I Millennials superano i Baby Boomers ed ecco cosa berranno tra tre anni, l’indagine dalla California

24 Settembre 2014
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I Baby Boomers passano il testimone ai Millennials.

Lo conferma ancora un'altra ricerca statunitense che ha analizzato lo scenario dei consumi di vino. Beve sempre meno la generazione di chi ha vissuto il benessere economico post Seconda Guerra Mondiale. Il report, alla tredicesima edizione, lo ha stilato Davis Smiley professore emerito alla Uc Davis Graduate School of Management. L'osservatorio, che verrà presentato al Simposio della Wine Industry nella Napa Valley, focalizza sul mercato del vino in California. Ha analizzato i dati delle interviste somministrate alle cantine dello Stato, a distributori e operatori del settore. Il dato emerso è che i bevitori di vino benestanti nati tra il 1946 e il 1964 stappano sempre meno bottiglie. Il trend negativo è lieve ma costante. 

I direttori delle aziende interpellate nella ricerca affermano che, di contro a questo calo, ci sarà una compensazione che consiste nell'aumento del consumo di vino tra i wine lover Millennials. Consumatori che sono predisposti all'acquisto di esperienze più che del mero prodotto, cosa che il vino assicura, spiega nella relazione il docente. “Comprano anche in modo differente. Vogliono visitare le cantine e acquistano vino, sia qui che nelle enoteche, dopo avere fatto e condiviso esperienze di degustazione”. Inoltre, rivela che proprio il sistema di promozione del vino in California, tarato sui Millennials, porterà ad una crescita ulteriore del mercato. 

Smiley prospetta anche i vini che i Millennials berranno nel prossimo futuro, quelli che andranno per la maggiore: “Fra tre anni – dice – questa generazione vorrà bere: Chardonnay, Sauvignon Blanc e Pinot Grigio. Per i rossi andranno forte i blend di Cabernet Sauvignon e Pinot Blanc. Bottiglie abbordabili ad un range di prezzo tra i 14 e i 20 dollari”.