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Scenari

I turisti stranieri apprezzano le mete enogastronomiche del Bel Paese più degli italiani stessi

18 Luglio 2014
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L'indagine di Bankitalia sul turismo a prova di crisi

I turisti stranieri sembrano apprezzare di più i tesori enogastronomici del nostro Paese più degli italiani.

Banca d'Italia ha fotografato l'enoturismo estero in Italia. L'indagine ha preso come campione i viaggiatori internazionali e considerato come tempo di studio il periodo che va dal 1997 al 2012. 

Risulta dalla ricerca che è lo 0,7% a scegliere l'Italia come merca per una vacanza enogastronomica e il 2% preferisce trascorrerla in agriturismo. Gli italiani sono lo 0.4%. Arte, natura e cibo in Italia sono le voci che registrano il maggiore gradimento (8,5) tra i viaggiatori internazionali nelle valutazioni dell'esperienza di viaggio, mentre i viaggiatori italiano dichiarano di apprezzare massimamente (8) natura e sicurezza.

La crisi sembra avere colpito di più gli italiani in termini di capacità di spesa nei bar e ristoranti. In dieci anni infatti i viaggiatori internazionali hanno continuato a destinare alla voce bar-ristoranti circa un quinto del budget della vacanza: era il 21,8% nel 2002 e si attesta su 20,9% nel 2012. Mentre i viaggiatori italiani spendevano per ristoranti e bar il 23,2% del costo-vacanza nel 2002, per poi scendere al 20,5% nel 2012.

In generale, tra il 1997 e il 2012 il turismo internazionale ha generato un avanzo nella bilancia dei pagamenti dell'Italia. Tuttavia, il surplus turistico è sceso dall'1,1 allo 0,6 per cento del PIL, prevalentemente a causa del calo in termini reali della spesa degli stranieri in Italia, mentre la spesa degli italiani all'estero è rimasta sostanzialmente invariata in rapporto al prodotto. Come conseguenza, la quota di mercato degli introiti dell'Italia è scesa dal 6,8 per cento nel 1997 al 3,7 nel 2012, concludono i ricercatori della Banca d'Italia.

Alessandro Chiarelli