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Scenari

Il mercato asiatico diventerà leader, lo conferma il Ceo e presidente di Sotheby’s

23 Settembre 2014
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Insieme alla Borgogna continua a crescere l'interesse verso i Super Tuscan

Il mercato più attivo è l'Asia. Lo ha detto Jamie Ritchie, Ceo e presidente di Sotheby's Asia e Usa.

“Supererà la piazza americana, ci vorranno quindici anni, ma sarà in testa. Attualmente quello americano rimane il più importante ma sul fronte asiatico si assiste ad una crescita repentina, e il vantaggio è tutto a favore di questo”, commenta alla rivista The Drinks Business guardando alle performance dell'asta di Hong Kong dal 2009 ad oggi. In soli quattro anni, l'asta ha totalizzato 184 milioni di dollari, con un salto consistente delle vendite di parecchi milioni in un solo anno, passando da 14,4 nel 2009 ai 52,6 nel 2010. Neanche le nuove regole sull'austerità hanno scalfito questo mercato. Hong Kong l'anno scorso ha rappresentato il 44% di tutte le vendite di Sotheby's.

Quello asiatico però rimane, come confermato anche dai report delle altre case d'asta e dagli indici, fedele ai big brand, alle icone del vino, il bacino attualmente che risponde di più ai top della Borgogna, per esempio, e dove non si riscontra il nuovo interesse che invece sta emergendo in altri mercati, verso le annate più giovani, i vini già pronti da bere. Attualmente l'Asia ha fame di Borgogna “anche se non ha smesso di bere Bordeaux”, dice Ritchie. Un margine per l'Italia però c'è. I Super Tuscan, più che il Barolo, stanno guadagnando quota. Mentre gli Champagne proseguono la scalata. E sotto questo punto di vista, la piazza asiatica sta superando gli Usa che, invece, mostrano adesso più interesse verso i vini californiani e italiani, come conferma l'andamento delle aste di Sotheby's New York. La Borgogna sta andando forte in quella parte del mondo perché è anche sostenuta dai wine merchant. “La consigliano agli investitori, a fronte dell'innalzamento generale dei prezzi, come unica valida scelta nel caso in cui si sia interessati alle annate più recenti”, aggiunge Ritchie.

Il presidente di Sotheby's sottolinea poi il profilo dei buyer dell'Asia. “Loro sono disposti a comprare ovunque, non sono fedeli ad un mercato. Mentre gli europei preferiscono comprare a Londra, gli americani e i latini a New York. Gli asiatici comprano ovunque”.