Pubblichiamo alcuni stralci dell'introduzione all'edizione 2014 della Guida ai vini siciliani del Giornale di Sicilia a firma di Fabrizio Carrera e Gianni Giardina.
Facciamo con forza queste affermazioni perchè la Sicilia che abbiamo bevuto per questa edizione della guida, la settima, ci convince sempre di più. Migliora la qualità media, migliora anche l'idea di valorizzare i territori a dispetto di mode e tendenze. Alla fine abbiamo premiato con le cinque stelle cinquanta etichette mantenendo il numero dello scorso anno. Tre spumanti, undici bianchi, ventisei rossi e dieci vini dolci. Sugli spumanti, tipologia di grande interesse perchè tutti ci si stanno tuffando, i risultati sono ancora minimi.(…) Ciò non toglie che abbiamo spumanti d'eccellenza. Anche sui bianchi, nonostante la media stia crescendo, possiamo fare di più. Ci aspettiamo molto dall'ultima vendemmia, complice la scorsa estate straordinariamente fresca, e forse potrebbe essere il millesimo del grande salto. Si vedrà. Sui rossi notiamo un miglioramento del Nero d'Avola: oltre un terzo delle etichette premiate in questa tipologia è ottenuto dal vitigno a bacca rossa più importante della Sicilia. Splende anche l'Etna e comunque la Sicilia orientale nel suo complesso con i Nerello Mascalese e i Nerello Cappuccio confermando l'altissima qualità di questi territori. Qualche parola sui vini dolci: dieci etichette e la Malvasia delle Lipari in grande spolvero, quasi la metà delle etichette premiate. Ed in ogni caso mettere insieme le Eolie, Pantelleria e Marsala vuol dire il più grande polo italiano di vini da dessert. Forse dovremmo crederci di più. Ma tutti insieme. (…)