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Scenari

Il Soave piace agli americani: un press tour tra le Colline vitate con 14 buyer selezionati

08 Luglio 2016
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Dal 17 al 23 luglio le Colline vitate del Soave, primo paesaggio storico rurale d’Italia, ospiteranno una delegazione di 14 selezionati buyer americani, provenienti da Boston, Chicago, San Francisco, Los AngelesSeattle, New Orleans, Washington, New York, Denver, Houston, allo scopo di individuare nuovi produttori e nuove referenze da proporre al pubblico dei consumatori americani.

Si tratta di una tappa strategica dell’articolato programma che il Consorzio di Tutela ha coordinato per il 2016 in collaborazione con l’agenzia Full Circle e con Evan Goldstein, affermato Master Sommelier americano e wine educator.
Dopo le azioni promozionali dedicate a giornalisti, comunicatori e buyer dello scorso maggio a Seattle e New Orleans, e dopo quelle programmate in autunno a Boston e Chicago, si passa così alla fase prettamente commerciale, durante la quale i buyer visiteranno le aziende e saranno a stretto contatto con i singoli produttori alla ricerca di nuovi Soave da lanciare negli Stati Uniti.
 
Queste le aziende che ospiteranno i buyer nei giorni di permanenza: Bolla, Bertani, Cantina di Soave, Cantina del Castello, Cantina di Monteforte, Cantina Giovanni Tessari, Coffele, Corte Moschina, Filippi, Gini, I Stefanini, Le Battistelle, Montetondo, Sandro De Bruno, Tenuta Sant’Antonio, VITEVIS.
 
Per il settimo anno consecutivo il Consorzio e le aziende del Soave si impegnano con una mirata strategia promozionale negli Stati Uniti, terzo mercato di riferimento per la denominazione dopo Germania e Gran Bretagna.
La denominazione veronese – 13 comuni coinvolti, quasi 7000 ettari vitati, una produzione annua di  53 milioni di bottiglie per un valore di filiera di 150 milioni di euro – esporta circa l’80% della produzione totale. Della quota destinata all’estero il 60% viene commercializzato nei mercati europei – in particolare Germania, Inghilterra e Nord Europa – ed 40% nei mercati extra europei, tra cui spicca la piazza americana che si aggiudica il 20% delle esportazioni extra Unione europea.

L’Osservatorio Economico del Consorzio segnala che a maggio 2016 i trend di vendita si allineano con gli andamenti dell’anno precedente. Spicca in cima alla lista il Soave Doc con una produzione al 30 maggio 2016 di 22,7 milioni di bottiglie seguito a ruota dal Soave Classico che si attesta sui 7,5 milioni di bottiglie, a fronte di un imbottigliato complessivo che si proietta sui 56 milioni di bottiglie su base annua.
Trend positivi che evidenziano quindi come i consumi siano in crescita. In particolare per interesse e consumi si distinguono le piazze storiche di New York e California accanto alle emergenti Florida e Texas. Molto bene anche a Boston, città e area metropolitana, dove da diverso tempo sono stati coinvolti numerosi wine shop ed enoteche di grido nell’avvicinamento al Soave.

C.d.G.