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Scenari

Il vino e il cocktail in polvere versione pocket. Dopo il blocco Palcohol esce sul mercato, ma la politica si ribella

14 Agosto 2014
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Ricordate Palcohol? Il cocktail in polvere di cui è stata annunciata l'uscita nel mercato qualche mese fa?

Dopo un dietrofront dell'Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau, il quale all'inizio aveva approvato la vita commerciale, trovando il prodotto in regola rispetto alle normative che riguradano l'etichettatura e le tasse, il debutto era stato bloccato. Per il Bureau la quantità di alcol in polvere contenuta in ogni pacchetto era troppa. Adesso, dopo che la Lipsmark LLC, l'azienda che produce Palcohol, è ricorsa ai ripari proponendo la versione small, la via del commercio sembra essere assicurata, ma qualche altro nuovo ostacolo si prospetta all'orizzonte per questa trovata che fa storcere il naso al mondo del beverage.

Questa volta a non volere che il prodotto arrivi ai consumatori è la politica. Il senatore democratico di New York, Charles Shumer, ha alzato la voce contro i rischi che potrebbero derivare dal lancio nel mercato, appellandosi direttamente alla Food and Drug Administration, l'ente del governo responsabile della sicurezza alimentare, invitandola ad indagare sui danni che Palcohol potrebbe arrecare alla salute e sulle ripercussioni sull'abuso di alcol. Secondo il senatore, infatti, il cocktail in polvere potrebbe attrarre più facilmente i giovani, tutelati negli States da una legge ferrea sul proibizionismo.

Una bustina, facile da reperire, potrebbe essere tranquillamente nascosta nella tasca del giubotto o dei jeans, portata nei concerti, a scuola, al campo sportivo. Shumer invita la Fda a considerare che questa polverina potrebbe pure essere messa nel cibo o addirittura sniffata. Un pericolo per tanti adoloscenti.