Le scorte di vino in Borgogna sono al minimo storico con il risutlato che sugli scaffali, nel prossimo futuro non si troverà nemmeno una bottiglia a meno di 10 euro.
Questo il risultato di tre annate caratterizzate da uno scarso raccolto e che mette un po' in allarme i produttori della regione timorosi di perdere una fetta di mercato. Quest'anno la produzione di Chardonnay con questa vendemmia calerà del 30% e quella del Pinot Noir del 15%. Sebbene una lieve contrazione dei prezzi, soprattutto sui rossi, si sia registrata nei primi mesi del 2013, ancora rimangono alti dopo l'aumento avvenuto nei due anni precedenti arrivato a toccare il +30%. Dinnanzi ad una previsione della contrazione del mercato interno soprattutto nel canale della grande distribuzione, resta l'export a rassicurare le cantine e i vigneron, perché la domanda resiste. Il presidente dei negociant della Borgogna, Louis Fabrice Latour manifesta la preoccupazione sulle future scelte di rifornimento da parte della Gdo che, a fronte di prezzi alti, potrebbe optare di acquistare più vini da altre regioni.