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Scenari

In Champagne si raccoglierà più uva, la vendemmia prevista per i primi di settembre

17 Luglio 2014
champagnepaesino champagnepaesino

Per far fronte all'aumento previsto delle esportazioni nella Champagne si raccoglierà più uva.

Il tetto massimo è stato avvallato, anche se minimo, dal Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne. L'aumento delle vendite registrate nella prima parte del 2014 ha portato il Civc a prendere questa decisione. Il limite di quest'anno fissato per le uve destinate ai vini che si potranno fregiare della denominazione sarà di 10mila e cinquecento chili per ettaro. L'anno scorso  era stato fissato a 10mila. Ma si tratta sempre di un quantitativo minore rispetto agli 11mila chili che si permisero nel 2012. 

Inoltre, il Civc ha anche stabilito che i produttori potranno destinare allo stock di riserva 3,100 chili di uva per ettaro. Le quantità permesse sono lo specchio delle previsioni di vendita. Nel 2013, sempre secondo i dati del Civc, la Champagne ha visto 5 milioni di bottiglie vendute in meno rispetto all'anno precedente, in totale lo shipment è rimasto a quota 304 milioni. Anche se nel 2012 il calo è stato più consistente. Ma il segno della ripresa c'è, principalmente fuori dall'Europa. Le buone notizie arrivano anche poi direttamente dai filari. La vendemmia si preannuncia promettente. Il caldo, la primavera secca e le piogge in media meno insistenti hanno favorito la vita vegetativa. Il clima sembra essere stato fino ad ora clemente, e la raccolta i vigneron la prevedono per i primi di settembre.