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Scenari

La Russia potrebbe chiudere le frontiere al vino australiano, in tensione il mondo vinicolo

11 Agosto 2014
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La scure di Putin sulle importazioni del vino, per ora scongiurata, potrebbe cadere per prima sui vini Made in Australia.

Teme questo la Grape and Wine Authority australiana, e non è la sola. Attraverso un comunicato ha allertato le aziende del Paese a prepararsi al peggio. Il mercato su cui puntano le cantine potrebbe alzare un muro, come ha già fatto per i prodotti europei (cliccare qui) americani e canadesi escluso vino e bevande. Per ora, sembra una ipotesi lontana, ma non è detto. L'Australia intanto sta con il fiato sospeso. Finora solo un milione di litri di vino australiano ha preso la rotta della Russi, e l'aumento dei consumi ha fatto ben sperare in un aumento delle quote, dove il margine a valore è più alto rispetto agli altri vini delle altre nazioni vinicole, 4,60 dollari al litro quello Made in Australia contro un prezzo medio di 2,60 dollari. L'occasione di conquistare lo sbocco ambito da tanti, di esserci, potrebbe sfumare.

Il comparto del vino estero è solo apparentemente salvo, lo ha confermato anche la Wine and Spirits Trade Association a The Drinks Business, perché non si può prevedere se Putin cambierà idea, annunciando l'embargo anche sulle etichette destinate alla Russia. Lo stato, quindi, è di massima allerta. L'Associazione attualmente opera in stretta cooperazione con le altre associazioni di commercio e di categorie europee per monitorare eventuali sviluppi in negativo. Le accuse, dimostrate essere false, sulla tossicità dei vini georgiani e moldavi che sono partite da Mosca, se le tensioni tra il mondo occidentale e la Russia dovessero aumentare , sono un esempio di ciò che potrebbe accadere ai vini italiani e del resto del mondo. Già gli States pochi giorni fa sono stati colpiti da una minaccia simile. Il Kentucky Gentleman Bourbon prodotto da Sazerac, è stato dichiarato dalle autorità russe contaminato da sostanze nocive che causano cancro e dannose per la fertilità e di cui sono state sospese le importazioni.