Per quattro giorni Bra è stata attraversata da un fiumi di latte e di persone. Famiglie, scolaresche, turisti, buyer e appassionati hanno riempito le piazze della città piemontese per Cheese 2025, la manifestazione internazionale che da quasi trent’anni riunisce produttori di formaggi a latte crudo da tutto il mondo.
L’edizione di quest’anno ha confermato il carattere di grande festa popolare, ma anche di luogo di confronto. Tra gli stand dei 400 espositori provenienti da 13 Paesi si sono moltiplicati i dibattiti: si è parlato di microbioma e di pascoli, di biodiversità animale e di convivenza con la fauna selvatica. Accanto ai casari e agli affinatori, erano presenti ricercatori, veterinari e rappresentanti istituzionali.
«Per noi il cibo è strumento di dialogo – ha ricordato Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia –. Non può diventare arma di oppressione. Deve essere prodotto con la natura, non contro di essa». Parole che hanno trovato eco nei tanti incontri pubblici e anche nella visita del sindaco di Betlemme, gemellata con Bra, che ha lanciato un appello per la pace.
L’aspetto scientifico e quello sociale si intrecciano a Cheese fin dalle origini. In questa edizione, Slow Food ha annunciato una collaborazione con il Ministero della Sanità per costruire percorsi di informazione e formazione dedicati ai formaggi a latte crudo, rivolti sia ai consumatori sia ai produttori. Un passo ulteriore in un lavoro che dal 1997 si concentra sulla tutela della biodiversità casearia.
La manifestazione è stata anche l’occasione per storie di solidarietà. Come l’iniziativa Fieno Solidale, che ha permesso di inviare in Sicilia carichi di foraggio per fronteggiare la siccità, o la borsa di studio dedicata ad Alfio Sassella, pastore scomparso di recente, destinata a chi voglia formarsi nella pastorizia estensiva.
Cheese è questo: forme di formaggio accanto a forme di resistenza, un banco d’assaggio vicino a un racconto di vita. Lo si è visto anche con la presenza della cuoca palestinese Fidaa Abuhamdiya, che ha portato la voce della sua terra con la forza di un piatto cucinato “pensando alla pace, non alle bombe”.
Alla chiusura, le parole del sindaco di Bra Gianni Fogliato hanno riassunto lo spirito dell’evento: «Sempre di più Cheese è incontro e occasione di crescita. È questa la sua eredità per la città e per chi la attraversa».
L’appuntamento è già fissato: Cheese tornerà a Bra dal 17 al 20 settembre 2027.