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Scenari

L’Ice ai produttori italiani: “Organizziamo una grande fiera dei vini a New York”

07 Novembre 2016
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Il nostro Paese si conferma leader dell'esportazioni negli Usa, ma la Francia, al secondo posto, è leader per valore. Un progetto che in realtà si sviluppa in tre anni e prevede investimenti per 20 milioni di euro. Poi l'evento a New York

Una grande fiera per consolidare il mercato italiano negli Stati Uniti. Ecco il progetto che l’agenzia Ice di New York ha presentato al Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del sottosegretario Ivan Scalfarotto.

Il progetto dell'Istituto nazionale per il commercio con l'estero parte da alcuni dati interessanti: l’Italia è il primo paese fornitore di vino nel paese a stelle e strisce. Nel 2015 le vendite hanno superato quota 1,5 miliardi (+ 19,7 per cento rispetto al 2014), lasciando alle spalle paesi come Francia (1,4 miliardi di vino esportato, + 22 per cento rispetto al 2014), Australia (387 milioni di euro, + 14,3 per cento rispetto al 2014) e Nuova Zelanda, Argentina e Spagna, attestate tutte su quota 300 milioni di euro, in aumento comunque rispetto al 2014. Ma c’è un dato che risalta immediatamente all’occhio. Il prezzo medio di vendita. Per l’Italia è di 4,89 euro al litro. Per la Francia è di 10,99 euro per litro. E se confrontiamo i prezzi al litro delle bollicine, l’abisso è incredibile: ci vogliono 4,84 euro in media per acquistare bollicine italiane; 21,08 euro, invece per quelle francesi. Insomma, la questione è sempre la solita. L’Italia esporta più vino dei francesi, ma in valore i “cugini” sono ancora inarrivabili. A livello mondiale il rapporto dei prezzi medi di esportazione fra Italia e Francia è di 2,89 contro 5,84 euro.

Al di là di questo, però, Ice ha chiaro che il mondo del vino italiano è qualcosa su cui puntare, soprattuto in America. Perché i consumatori stanno diventando sempre di più, e aumentano anche le loro competenze nella scelta del vino. La fascia maggiormente acquistata è quella che va dagli 8 ai 10,99 dollari. Ma aumenta la vendita dei vini di pregio, quelli che costano più di 25 dollari a bottiglia, segno evidente delle modifiche dei consumi del vino negli Stati Uniti. Mettere in mostra il vino italiano negli Stati uniti, dunque, è prioritario per i produttori italiani che, fino ad oggi, hanno alternato alcuni eventi spot, molti che si sovrapponevano, senza presentare un’offerta unica che comprendesse anche i nostri territori. Il nuovo progetto prevede un grandissimo evento a New York nel 2018, per permettere ai consumatori americani di conoscere in maniera approfondita il vino italiano, ma anche i produttori.

In parallelo, e in collaborazione con Vinitaly, saranno organizzati eventi e press tour qui in Italia, con l’incoming di una delegazione americana selezionata ad hoc. L’investimento prevede una spesa di 20 milioni in tre anni. E la fiera, come dicono da Ice, è un progetto ambizioso, ma legittimo. Fino ad oggi sono più di mille le aziende italiane che hanno partecipato ad eventi promozionali negli Usa. Ice adesso crede che sia venuto il momento di coordinarle per lavorare in team e far fare un ulteriore salto di qualità al vino italiano in America. Una fiera simile oggi non esiste. 

C.d.G.