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Scenari

Marini, presidente dimissionario Coldiretti svela in parte i suoi prossimi passi

09 Ottobre 2013
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“Da tempo  ho come  l’impressione   di stare  su un vagone di un treno   su cui si è fatto di tutto per rendere confortevole il viaggio, salvo accorgersi che il vagone è  agganciato ad un convoglio fermo e senza motrice. Il vagone è la nostra agricoltura, il nostro agroalimentare,  il nostro territorio; il treno  è l’Italia tutta; la motrice  è il caos”.

Sempre tranchant Sergio Marini, presidente nazionale di Coldiretti. La metafora del vagone l'ha utilizzata ieri in occasione del consiglio nazionale per descrivere lo stato in cui versa l'agricoltura, immagine esaustiva lanciata a pochi giorni dalle dimissioni che rassegnerà a Cernobbio il 18 ottobre al XIII forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione. Sono state annunciate proprio la settimana scorsa insieme alla notizia, o meglio una breve anticipazione, sul nuovo progetto in cui si imbarcherà ma di cui non ha voluto svelare ancora nulla. Fornirà i dettagli lui stesso durante il discorso che terrà al forum. 

Ma qualche pillola in più l'ha data proprio ieri dichiarando che è arrivato il momento di “mettere su un laboratorio”. “Sento di poter dare un contributo alla ricostruzione di quella locomotiva e alla messa in luce di quei binari – ha detto – Credo sia necessario e urgente costruire  quel  laboratorio in cui forgiare gli strumenti e gli orizzonti di un nuovo Paese, nei modi che conosciamo e che sono propri a noi di Coldiretti,  che il nuovo abbiamo saputo modellare perché il Paese ha bisogno di noi. Io a questo laboratorio, che sarà sempre dentro l’idea di comunità e di territorio e nei tempi che questo bruciante presente detta,  voglio dare una forma, una  sostanza, un modo di raccontare.  Voglio esserci, ed esserci in prima persona, e  sono certo che molti di voi, al momento giusto, faranno lo stesso.  Perché “l’Italia che vogliamo, l’Italia che fa l’Italia” merita un mare di bene e perché è ora  di sciogliere dalle catene  un  possibile  nuovo grande sogno Italiano”.

Dalle parole colorite e appassionate, è chiaro che Marino non ha nessuna intenzione di rassegnarsi. ” Ognuno di noi, ogni vagone,  può portare il suo contributo di idee  per ripulire quei binari e fondere una locomotiva che traini tutti. Quanto abbiamo fatto nella nostra agricoltura, può rappresentare un esempio da emulare per tutti e ovunque. Occorre  saper  guardare avanti e in alto; occorrono idee; occorrono testimonianze vere e la certezza di poter raccontare senza omissioni  le proprie  storie personali; occorre la compatibilità formale e sostanziale che giustamente la carica di Presidente non può dare; occorre poter spaziare oltre i confini di una forza sociale seppur cosi magnificamente  contagiosa  come Coldiretti”.