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Scenari

Metti una sera a cena al Bavaglino. Ed é sfida tra chef con i piatti alla cieca

22 Dicembre 2017
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Giuseppe Costa e Sarah Bonsangue protagonisti della gara a colpi di materia prima di qualità e territorio. Con i vini di Arianna Occhipinti. E alla fine vince…


Giuseppe Costa e Sarah Bonsague

Una cena che racconta la Sicilia. Da Palermo a Ragusa: l’alta ristorazione e l’eccellenza da bere sullo sfondo di una sfida fra amici, quella fra Giuseppe Costa, chef stellato e patron de “Il Bavaglino” di Terrasini, Sarah Bonsangue, de “I Cucci” di Palermo, e Arianna Occhipinti, produttrice di Vittoria.

L’ultimo di tre eventi che si sono svolti nelle ultime settimane al Bavaglino, da un’idea proprio di Costa che già aveva invitato Giuseppe Costantino, del ristorante Terrazza Costantino di Sclafani Bagni, e l’enologo Tonino Guzzo. Il primo appuntamento era stato invece con Carmelo Trentacosti del Cuvée du Jour di Villa Igea, e un altro enologo siciliano di punta: Vincenzo Bàmbina.

Una cena “alla cieca” in cui a decidere l’esito sono semplicemente i clienti, che non conoscono chi ha cucinato cosa e si limitano ad esprimere la loro preferenza sui piatti abbinati con i vini di Occhipinti: l’Sp68 e il Siccagno in annate diverse: 2011, 2014 e 2015.

Quattro portate su cui si sono espressi i due chef, declinando a modo loro materie prime simili o uguali. Ed ecco dunque un antipasto in cui Costa e Bonsangue hanno proposto un piatto tipico del periodo natalizio: lo sfincione di baccalà, nelle due versioni di Palermo e Bagheria.

Uno in bianco, con cipolla sia bianca che rossa, ricotta e una leggera panatura.

La versione “rossa” coperta da una fonduta di caciocavallo.

I due primi ispirati dal mare con una “Minestra di sparacelli, gocce di pic pac di datterino, battuto di scampi, gambero rosso e calamaro” 

e uno “Sciabò pizziato in zuppa di pesce, cime di rapa, cannellini e polvere di pepe”.

Sapori diversi per i due secondi: il “Guanciale di vitello, crema di ceci, insalatina di cavolo cappuccio e polvere di semi di finocchietto”

e lo “Stracotto di campanello di vacca da pascolo siciliana, polentina di panella, cardi disidratati e polvere di ginepro e alloro”.

Chiusura con i dolci in cui a farla da padrone era la crema di ricotta: “La crema di ricotta e caprino agli agrumi, miele di cardo e croste fredde di biscotto d’avena al sale grosso di Mothia”

e “La cuccìa del ‘giorno dopo’”.

Per la cronaca, ha vinto Sarah Bonsangue e adesso il palcoscenico di “Un, due, tre… Stella!” si chiude ma si riaprirà presto con nuove sfide e nuovi piatti.

Marco Volpe

Foto Stefania Petrotta