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Scenari

Nel cuore di Bordeaux una tenuta rinuncia all’annata 2012

30 Ottobre 2012
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Annata difficile quella del 2012.

In molti Paesi dell’Europa il clima ha dato filo da torcere a non poche aziende, ha portato ad un calo globale della produzione a fronte però, come dichiarato dalla maggior parte dei produttori, di un miglioramento della qualità. Il bollettino della vendemmia di quest’anno è noto a tutti. Adesso giungono però da oltralpe altre notizie. Non piacevoli. Perché proprio a causa del clima, Chateau Hourtin-Ducasse, azienda di 25 ettari del Nord della Medoc a Saint Sauver, ha annunciato al giornale locale Le Journal du Medoc, e ripresa da Decanter.com, che non farà vino con l'annata 2012.

La decisione è stata comunicata dal titolare Michael Marengo, nuova generazione a capo della cantina fondata del 1975, ed è stata presa in seguito al non raggiungimento dei requisiti minimi di qualità delle uve. “E’ stata una decisione davvero difficile da prendere. Spero in futuro di non prenderne mai più così. E’ come avere lavorato duro per niente”, queste le parole di sconforto del produttore.

La primavera ha portato ad un attacco combinato di plasmopara viticola e ruggine del grano. Nei primi di giugno le piogge intense hanno poi distrutto le foglie  indebolendo il sistema di protezione favorendo così l’attacco delle muffe ai grappoli. Forse ancora però non tutto è andato perduto, Marengo spera di potere imbottigliare il loro rosato Les Roses de Marie, il raccolto dei due vitigni da cui è prodotto, il Cabernet Franc e il Cabernet Sauvignon, sarebbe stato buono. Ma attende di assaggiare il vino dopo il blending, prima di decidere se commercializzarlo. “Una piccola consolazione”, ha dichiarato. Gli effetti del clima sarebbero stati devastanti anche perché la cantina produce in modo sostenibile, non ricorre a trattamenti chimici. Utilizza invece sostanze naturali.

Ma se il piccolo produttore ha preferito rinunciare alla produzione di un’annata per “non deludere il bevitore quando apre la bottiglia”, le cantine vicine hanno deciso di invece di produrla. Anzi l’umore di alcune, quello delle più grandi, è piuttosto ottimistico sui risultati che avranno in cantina. Ma diverse tenute nell’area vinicole di Sauterne ancora indugiano sulla decisione di rilasciare in commercio l’annata 2012 e aspettano di prenderla dopo alcune prove di assaggio programmate per le prossime settimane.

C.d.G.