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Scenari

Ocm promozione vino Toscana, 1 milione in meno. La delibera fotocopia dello scorso anno

27 Maggio 2015
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Sarà pubblicata a breve la delibera regionale, a firma dell’assessore Gianni Salvadori, sui fondi Ocm promozione vino nei Paesi Terzi.

Il Ministero delle politiche agricole ha destinato alla Toscana fondi Ocm per 28 milioni di euro. Ma la Regione ha effettuato una precisa scelta: destinare maggiori soldi alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Sono troppe in giacenza, infatti, le domande dello scorso anno che devono essere evase. Nella ripartizione delle somme, la Toscana ha scelto di destinare 9 milioni di euro per la promozione nei Paesi terzi (1 milione in meno rispetto allo scorso anno) e 19 milioni per i vigneti.

Le modalità, così come confermato dagli addetti ai lavori, sono le stesse dello scorso anno e ricalcano quanto stabilito dal ministero delle Politiche Agricole.

Quindi anche quest’anno, priorità alle nuove richieste e, soprattutto, saranno premiati con un punteggio superiore i progetti di promozione che non riguarderanno paesi dove già il vino toscano è ben piazzato (come gli Stati Uniti, Canada, Cina, Giappone, Russia, Corea del Sud, Brasile, Vietnam). Punti in più anche per le associazioni di impresa, con varie differenze a seconda di quanto micro-imprese abbiano scelto di aderire all’associazione: più sono, più punteggi avranno in graduatoria.

Anche quest’anno si punterà sui progetti di promozione dei consorzi toscani e dei vini tipici della zona.

Così come stabilito dal Ministero, l’’importo dell’aiuto comunitario alla promozione del vino sui mercati dei paesi terzi è pari, al massimo, al 50 % delle spese sostenute. Anche quest’anno la Regione interverrà con massimo di 250 mila euro, entro il limite del 30% dell’importo di ciascun progetto. L’aiuto integrativo regionale non può essere erogato a progetti presentati da imprese private e a progetti che contengono azioni dirette alla promozione di marchi commerciali. Saranno ammessi esclusivamente progetti che abbiano un costo complessivo minimo per Paese terzo non inferiore a 100 mila euro per anno e che prevedono un contributo comunitario massimo richiesto pari a euro 800 mila per progetto.

In ogni caso l’importo massimo della spesa ammissibile per i progetti presentati non potrà essere superiore al 20% del volume di affari realizzato dal beneficiario con riferimento all’ultimo bilancio approvato. In caso di associazioni, anche temporanee, di impresa e di scopo, si fa riferimento al volume complessivo di affari delle imprese partecipanti al progetto.
C.d.G.

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