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Scenari

Olio Made in Italy, record storico nell’export verso i mercati emergenti

14 Novembre 2013
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Coldiretti: “l'Italia è il maggior produttore di olio di oliva al mondo con 250 milioni di piante però vanta il primato nell'import, triplicati gli acquisti dalla Grecia”

Export dell'olio di oliva italiano in volata nei mercati emergenti.

Arriva da parecchie migliaia di chilometri la buona notizia per il comparto. In Oceania si è registrato il +32 per cento, e a volere l'oro verde Made in Italy è anche il mercato asiatico, che ha aumentato le importazioni del 16 per cento. La domanda estera è l'unica che sta dando la spinta positiva alle aziende olerie del Paese, facendo guadagnare un record storico per un valore di 1,3 miliardi di euro in questo 2013, pari al +10 per cento. Nel vecchio Continente, per quanto riguarda l'export, è comunque la Germania il paese più estimatore del pilastro della nostra cultura agroalimentare, è il maggiore consumatore, come precisa Coldiretti, recepisce una bottiglia su tre di quello venduto all'intero mercato europeo che comunque rivela una generale crescita del 10%. 

Dall'altro lato, nel mercato interno si assiste alla dinamica paradossale della crescita delle importazioni dell' olio prodotto all'estero, nell'ultimo periodo si è toccato il +18%, traguardo che ha portato l'Italia ad essere il principale Paese importatore al mondo. Ricordiamo che l'Italia detiene il primato nella produzione con 250 milioni di piante. “Crescono – sottolinea la Coldiretti – gli arrivi di olio dall’estero, con il nostro Paese. Il valore dell’import nei primi sette mesi 2013 è salito del 14 per cento. Quasi la metà dell’olio straniero che arriva in Italia viene dalla Grecia, grazie anche al fatto che tra gennaio e luglio gli acquisti dal paese ellenico sono addirittura triplicati. La Grecia – precisa la Coldiretti – scavalca così la Spagna come primo mercato, favorita dal crollo degli arrivi di olio spagnolo, quasi dimezzatisi. Al terzo posto la Tunisia (+50 per cento). In questo contesto sono positive le modifiche al regolamento n. 2568/91 approvate dalla Commissione europea per facilitare la prevenzione di pratiche fraudolente nel settore sotto la spinta della legge Mongiello cosiddetta “salva olio Made in Italy”. Prevedono il decremento graduale dei limiti di etil esteri consentiti: 40 mg/kg per la campagna 2013/2014, 35 mg/kg per il 2014/2015 e 30 mg/kg per le campagne successive”.