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Scenari

“Non temiamo i confronti con la Francia, siamo pronti a sfidare i grandi Paesi del vino”

12 Settembre 2013
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Aurelio Montes

E' deciso a cambiare sul serio le cose per portare il suo Cile a competere con i grandi Paesi del vino.

Aurelio Montes da poco nominato vice presidente di Wine of Chile, l'associazione che riunisce 90 tra le più importanti cantine del Paese e che ha sede a Santiago e a Londra e che si occupa di promuovere il vino cileno nel mondo, ha già pensato ad una serie di mosse per fare crescere la qualità e l'appeal del brand Cile. Non teme i confronti con il Vecchio Continente il produttore fondatore, insieme a Douglas Mourray, della cantina Montes Premium Wine. Anzi, ha dichiarato a The Drink Business che i fine wine cileni possono tenere testa a quelli di Francia. 

Per affrontare al meglio la scalata verso il gotha enologico, ha già messo in piedi una commissione che lo supporterà composta da cinque figure del vino tra le più influenti: Eduardo Chadwick di Errazuriz, Isabel Guilisasti di Concha y Toro; Agustin Huneeus di Veramonte , Marcelo Retamal di Viña de Martino e Pedro Parra 

Tra i suoi obiettivi c'è anche quello di portare il Chile Awards, il trofeo enologico più prestigioso del Paese, all'estero nelle grandi capitali, a partire da San Paolo di Brasile per poi toccare anche Londra e magari Hong Kong. Ma soprattutto Montes è deciso a fare squadra con i piccoli produttori e ha affermato che tenterà di riunire sotto Wine of Chile il Movimiento de Viñateros Independientes, che conta 19 cantine, e i Vignadores de Carignan, che raggruppa i vigneron della regione del Maule, per portare avanti insieme la promozione del Made in Chile. Ha anche dichiarato che organizzerà dei press tour speciali per i giornalisti stranieri portandoli lui stesso, a bordo del suo areo privato, per i territori del vino, sorvolando gli angoli mozzafiato delle regioni più estreme.

Francesca Landolina