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Scenari

Quote rosa nel settore agricolo, una azienda su tre guidata da donne

02 Ottobre 2014
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Protagoniste indiscusse nella storia dell'agricoltura italiana, da braccianti mondine a contadine, oggi molte donne scelgono di ritornare alla terra, portando il settore agricolo, dopo quello del commercio, ad essere il maggior detentore di quote rosa.

Stando all'analisi condotta da Coldiretti Donne Impresa sui dati Unioncamere, relativi al secondo trimestre del 2014, un azienda italiana su tre sarebbe rosa. Il che equivale a dire che il 30% delle imprese agricole sarebbe guidato da donne, madri di famiglia, mogli e compagne, disposte ad apportare moderne idee imprenditoriali oltre che rinnovamento ed apertura al sociale. La presenza innovativa delle donne è infatti più diffusa nelle attività connesse a quella agricola come la trasformazione dei prodotti, il settore dell'agri benessere, le fattorie sociali, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy fino al protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come olio e vino.
 
“Questa multifunzionalità, che è la caratteristica principale delle aziende agricole condotte da donne, genera più occupazione perchè sviluppa attività particolari che si affiancano a quella principale per fornire un prodotto o un servizio particolare”, afferma Lorella Ansaloni, responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti. La capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell'ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere – conclude Ansaloni – una delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne.
 
Il sensibile aumento delle “imprenditrici della terra” in Italia, secondo la fotografia scattata da Coldiretti, sarebbe stata favorita dagli effetti della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001 http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/01228dl.htm) fortemente sostenuta dalla stessa Coldiretti, che di fatto ha rivoluzionato l'attività d'impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali.

Alessia Davì