Nell'area scandinava, dove oggi ci sono la Danimarca e la Svezia, nella tarda età del Bronzo si importava vino.
Parliamo di un'era che risale al 1200 – 1100 a.C. E' stato scoperto da una squadra di archeologi statunitensi dell'Università di Philadelphia. L'abitudine in quel tempo, come dimostrato dall'analisi di alcuni reperti trovati in tre differenti siti, a Kostræde , Juellinge e Lolland in Danimarca e ad Havor sull'isola di Gotland, era quella di approvvigionarsi di vino da altre zone del contiente e di miscelarlo con altre bevande. Il gusto dei popoli nordici ha sempre prediletto nell'antichità bevande ibride e fermentate, chiamate grog. Sono state rinvenute tazze e filtri con tracce di tartrati, chiaro segno che un tempo lì vi era contenuto il vino che proveniva principalmente dal Mediterraneo. Nell'intruglio finivano anche spezie locali come mirto, ginepro, resina di betulla. Probabilmente il vino era l'oggetto di scambio in rotte commerciali che collegavano il sud al nord. Usato anche come conservante ma soprattutto era uno status symbol, utilizzato e offerto per dimostrare prestigio sociale. Protagonista di cerimoniali.
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