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Scenari

In Scandinavia si sperimenta la vendita dei vino in bottiglie PET: “Dimezziamo così le emissioni di carbonio”

29 Aprile 2024
Systembolaget Systembolaget

L’obiettivo è il 2030: entro quella data i monopoli del vino della Scandinavia si sono impegnati a dimezzare le emissioni di carbonio. Parte così la corsa a capire quale possa essere l’alterativa al vetro e cosa se non le bottiglie di vino in PET? I consumatori sembrano essere d’accordo. 

In un’analisi del sito Vitisphere viene fatta un’intervista a Gad Pettersson, responsabile della catena di approvvigionamento sostenibile presso Systembolaget in Svezia, il luogo di nascita di Tetra Pak. Secondo lui nei Paesi nordici l’80-90% o più dei vini acquistati viene consumato entro pochi giorni o settimane dall’acquisto. “Non ha senso – si legge – che vengano confezionati in pesanti bottiglie di vetro, che sono destinate allo stoccaggio e hanno un’elevata impronta di carbonio”. 

Il sito specializzato francese menziona Systembolaget, il monopolio svedese, che ha attualmente 139 referenze confezionate in PET – pari a 6,1 milioni di litri venduti nel 2023 su un totale di 212 milioni – tra cui una trentina di referenze francesi (Paul Sapin, Domaines Auriol, Calvet, ecc.). La gamma di formati va da 187 ml a 1.500 ml, con un prezzo medio di circa 8,5 euro per una bottiglia da 75 cl, identico a quello dei loro omologhi in vetro.

“Le bottiglie in PET svolgono un ruolo importante per Alko”, si legge nell’affermazione di Mika Kauppinen, Senior Category Manager del monopolio finlandese. Sono un formato di imballaggio essenziale per raggiungere il nostro obiettivo di ridurre le emissioni del 50% entro il 2030″. In Norvegia, le vendite di bottiglie in PET sono aumentate del 160% dal 2016, raggiungendo 1,25 milioni di litri nel 2023. “Vinmonopolet continuerà a richiedere bottiglie in PET nei suoi bandi di gara anche in futuro”, spiega Matteo Scarpellino, Category Manager, citando come unico vincolo le normative di alcune zone di produzione che impediscono di confezionare i vini in PET. “Questo potrebbe rappresentare un freno allo sviluppo del PET nella gamma Vinmonopolet”.

Per quanto riguarda la percezione della qualità delle bottiglie in PET, sebbene i sondaggi condotti per conto di Alko mostrino che l’adozione di imballaggi alternativi è frenata da preoccupazioni sulla qualità del prodotto, lo stesso problema non esiste ovunque. “In Svezia non c’è una percezione negativa”, afferma Gad Pettersson.