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Scenari

Sempre più turisti accorrono per la vendemmia, nelle terre del Vino Nobile boom di affluenza

01 Ottobre 2014
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Oramai è da considerarsi un'attrazione al pari di monumenti e bellezze paesaggistiche.

La vendemmia attira sempre più turisti. Anche da oltre oceano e i consumer cinesi (come spiegato in questa intervista). La raccolta è diventato uno degli appuntamenti del calendario agricolo a cui è affidata la promozione del territorio, occasione per scoprire i dintorni, imparare l'arte gastronomica locale e degustarla. E sono tanti i territori che adesso stanno potenziando le attività di incoming in questo momento dell'anno. Dalle terre del Vino Nobile, dove si è entrati nel pieno della vendemmia, arriva il dato del boom di stranieri accorsi per non perdersi la vendemmia. Il report lo dà il Consorzio del Vino Nobile che sottilinea l'importanza di questa fase, delicatissima per le cantine, per destagionalizzare l'enoturismo. “E’ un modo per avvicinare al nostro mondo il consumatore – spiega il presidente del Consorzio , Andrea Natalini – e così anche per offrire in un periodo meno affollato dal punto di vista turistico, una possibilità di poter comunque visitare Montepulciano guardandolo da un’altra prospettiva”.  L'areale comunque ha risposto a questa nuova tendenza e non si è fatto trovare impreparato. Infatti, tante aziende vinicole hanno deciso di aprire le porte. E la Strada del Vino Nobile ha programmato delle iniziative per organizzare al meglio il soggiorno. 

Il turismo del vino rappresenta,  quindi, sempre di più una importante voce nel territorio. Ogni anno sono oltre 200 mila i visitatori che visitano una cantina a Montepulciano. Un punto strategico è inoltre l’Enoteca del Consorzio del Vino Nobile, una tra le prime in Italia, dalla quale passano ogni anno circa 5 mila appassionati e di questi oltre 2.000 degustano, mentre almeno il 40% acquista.

Non solo turisti dai Paesi che sono i mercati di riferimento del Vino Nobile, anche se queste provenienze si consolidano, satunitensi seguiti da tedeschi, olandesi ed italiani, ed è riconfermata la presenza di turisti francesi, belgi e svizzeri. Il Consorzio ha registrato una forte affluenza da paesi “emergenti” per il turismo toscano, quali Portogallo, Polonia, Repubblica Ceca, Danimarca, Canada e Giappone.