“Il mercato in caduta libera, i viticoltori non hanno la certezza di alcuna remunerazione”.
E' l'allarme lanciato da Coldiretti Sicilia a chiusura della vendemmia 2013-2014. L'uva siciliana non avrebbe un prezzo. Il rischio, oltre al mancato reddito per i coltivatori è anche l'entrata, secondo l'associazione, di prodotti stranieri nell'Isola. Alessandro Chiarelli, il presidente della federazione regionale e Giuseppe Campione , il direttore, si sono rivolti alle istituzioni chiedendo un incontro con l'assessore alle Risorse Agricole Dario Cartabellotta per trovare una soluzione di concerto con i rappresentanti della filiera. “Servono regole nuove e ferree che impediscano le frodi agroalimentari ad uno dei prodotti rappresentativi dell’economia agricola regionale”, dicono in una nota i due rappresentanti.
Intanto i dati sulla produzione stimano un aumento del 10 per cento rispetto allo scorso anno. Si prevedono oltre 5 milioni e mezzo di ettolitri di vino e un primato per quantitativo di uve che supera i 7 milioni di quintali.