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Scenari

SOStain Sicilia, le buone pratiche in agricoltura: “Nuovi progetti di ricerca e di innovazione”

18 Ottobre 2023
Vigneto in biologico Vigneto in biologico

Ci può essere una viticoltura sostenibile? Sì si può, grazie ad un attenzione sempre più alta alla sostenibilità ambientale. Non intesa come mera parola effimera, ma come avamposto verso una nuova opportunità nel settore agricolo. Ed è proprio dalla Sicilia che inizia da tempo un percorso virtuoso per una viticoltura green. SI chiama SOStain ed è un protocollo che persegue un programma di sostenibilità per la vitivinicoltura in Sicilia. L’isola è la prima regione in Italia per area agricola dedicata alla produzione biologica, custodito dalla Fondazione SOStain Sicilia e promosso dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia. A Sciacca, in provincia di Agrigento, presso il Mangia’s resort Torre del Barone si è recentemente svolta la seconda edizione del Simposio Internazionale “Interazioni Sostenibili”. Tre le parole chiavi: sostenibilità in agricoltura, una viticoltura socialmente equa ed economicamente efficace. Il simposio è stata anche l’occasione per far incontrare esperti del settore con i produttori, ovvero come le buone pratiche possano essere poi applicate ogni giorno in vigna. “Si tratta di tematiche che non sono necessariamente collegate ad aspetti produttivi e commerciali del nostro lavoro, ma fondamentali per generare nuovi progetti di ricerca e di innovazione”, afferma Alberto Tasca, presidente Fondazione SOStain Sicilia.

SOStain è il programma di sostenibilità, che attualmente ha coinvolto 40 aziende, ma il numero è destinato a crescere prossimamente. Di queste quaranta aziende già 24 sono state certificate, per un totale di 5.703 ettari vitati certificati e 21.342.093 bottiglie anch’esse certificate, che condividono la volontà di sperimentare, nel corso del loro processo produttivo, buone pratiche finalizzate alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e delle comunità in cui operano. Tutto tracciato, verificato e monitorato per dare al consumatore finale un’opportunità in più di scelta, un acquisto consapevole allo scaffale e un occhio all’ambiente. Ad oggi il protocollo prosegue spedito, altre aziende stanno formalizzando la loro adesione per rafforzare ulteriormente l’impegno della Fondazione. Un modello, quello creato da SOStain, che su questi temi contribuisce a fare della Sicilia un’isola felice. Una regione che è già la prima in Italia per superficie biologica (ovvero il 30% del totale nazionale), nonché la prima in Italia per viticoltura sostenibile, ossia assoggettata al disciplinare bio e/o di produzione integrata, con oltre 42mila ettari.