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Scenari

Stati Uniti primo mercato importatore di vino. E l’Italia aumenta le vendite

15 Settembre 2015
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Quattro miliardi di euro di vino importato. Questa cifra “spaventosa” permette agli Stati Uniti di elevarsi a primo mercato mondiale di riferimento per gli operatori internazionali del settore.

E l’Italia è il primo partner commerciale, visto che rappresenta il 32% dell’import totale di vino nel Paese. Per affrontare questo complesso mercato è necessario un aggiornamento costante, perché di anno in anno cambiano le dinamiche con cui gli operatori sono chiamati ad interagire.
Gli addetti ai lavori si sono accorti che da qualche anno negli Usa, è in atto un processo di riposizionamento qualitativo delle importazioni di vino. Questo ha un effetto sui vini che hanno più appeal nel mercato statunitense. Secondo le stime di Wine Monitor negli ultimi anni hanno più peso i vini fermi imbottigliati che coprono il 78% delle importazioni e gli spumanti il 17%; risulta invece più debole il peso degli sfusi (pari al 5% dell’import di vino nel 2014). 
L’Italia, tra i Paesi stranieri, la fa da padrona nel segmento dei vini fermi imbottigliati, che ha registrato nel 2014 una crescita del valore dell’import del +1,3%, mentre i volumi sono diminuiti con un conseguente aumento del prezzo medio del prodotto.

Grande aumento nel 2014 delle vendite degli sparkling (10,5% in valore e 10,7% in volume). In tale comparto, nonostante la leadership spetti alla Francia (con una quota di mercato del 63%), i vini italiani hanno fatto segnare un andamento positivo arrivando nel 2014 a coprire il 27% dell’import del segmento. I frizzanti italiani infatti sono cresciuti soprattutto a discapito degli champagne francesi, caratterizzati da un posizionamento di prezzo mediamente superiore.

Il mercato statunitense rappresenta il primo mercato mondiale per consumi assoluti di vino: nel 2014 le quantità complessivamente consumate hanno raggiunto i 31,5 milioni di ettolitri. E i canali di vendita? Il 38% delle vendite di vino passa per la Gdo e il 17% per l’on-trade, ma un ruolo importante è attribuito ai negozi specializzati (1/5 delle vendite) infatti questo fenomeno è uno degli effetti della regolamentazione della vendita degli alcolici negli Stati Uniti.
Tra i vini più venduti, il Cabernet Sauvignon è il vino rosso più venduto sul mercato statunitense con uno share del 26%, seguito dal Merlot (23%). Gli altri principali varietali sono il Pinot Noir e lo Shiraz. Mentre tra i bianchi il 47% delle vendite riguarda lo Chardonnay. Seguono, a distanza, Pinot Grigio (13%), Sauvignon Blanc (7%) e Riesling (5%).

C.d.G.