Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Tappo antirabbocco, polemiche infinite “Così si penalizzano i piccoli produttori”

10 Dicembre 2014
tappo-antirabbocco tappo-antirabbocco

Il Governo ha colpito un solo settore. E per il vino, i distillati e gli altri prodotti confezionati?

Tutti i ristoratori sono disonesti! È quello che avrà pensato il legislatore quando ha approvato la legge comunitaria 2013/bis che obbliga i pubblici esercizi e quindi i ristoranti a dotarsi di bottiglie di olio extravergine munite di tappo antirabbocco.

Ma la cosa ancora più risibile, se di ridere si possa dire invece che di piangere, è che per il legislatore tutti i ristoratori sono disonesti, ma solamente nel riguardo della bottiglia di olio che mettono in tavola a disposizione del cliente.

Per fortuna quindi tutti i ristoratori sono perfettamente onesti quando servono vino al calice, mai si sognerebbero di propinare un economico vino sfuso di cui hanno riempito una bottiglia che sfoggia una prestigiosa etichetta. Per fortuna i nostri ristoratori, sempre per i nostri cari legislatori, rifuggono come la peste di servire un economico brandy al posto di un pregiato cognac e un whisky da due soldi in una bottiglia di un distillato a due zeri. E potremmo continuare all’infinito per tante materie e tanti prodotti confezionati.

Per fortuna dopo questa legge severissima e astutissima il ristoratore mai si sognerà di agire con le opportune cautele e mezzi per riuscire a rabboccare una bottiglia di olio che soddisfa gli obbligatori criteri. Anche lì il legislatore non si accorge, o fa finta, che ad oggi praticamente non esiste tappo antirabbocco veramente a prova di manomissione e che quindi se veramente ci può essere qualcuno che non può fare a meno di risparmiare qualche euro rischiandone comunque qualche migliaio, riuscirà lo stesso ad aggirare la norma.

Dopo queste considerazioni espresse per antifrasi non possiamo fare a meno di riflettere che questa norma di cui non ne sentivamo l’indispensabilità è fatta solamente per danneggiare i piccoli, cioè i piccoli produttori che dovranno affrontare maggior costo di confezionamento e i piccoli ristoranti che dovranno pagare più caro l’olio da servire per condire al tavolo.
Sì perchè se per quelle poche gocce che si aggiungono nel piatto c’è tanta severità, per i litri, anzi gli ettolitri, che si usano in cucina non si aggiunge niente.

Gianni Paternò