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Scenari

Una cantina a emissioni zero: “Non è utopia. Sarà possibile entro il 2030”

31 Ottobre 2017
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In dieci, quindici anni potrà esistere la prima cantina totalmente green, ad emissioni zero. Non è utopia, ma lo dice a Decanter Miguel Torres, presidente della cantina spagnola Bodegas Torres che ha presentato le nuove tecnologie che entro il 2032 potrebbero permettere di avere le prima cantine ad emissione zero di anidride carbonica e che potrebbero contribuire a mitigare gli effetti del cambiamento climatico in atto. 

Torres è uno dei grandi sostenitori della protezione dell'ambiente. Ormai diversi studi suggeriscono che il cambiamento climatico rappresenta rischi per i vigneti che possono essere esposti a condizioni meteorologiche più estreme e vedere le uve che lottano per ottenere un equilibrio in condizioni alterate. Molti scienziati ritengono che sia quasi inevitabile che le temperature globali aumenteranno di due gradi entro la fine di questo secolo, senza un intervento deciso che permetta la riduzione dell'inquinamento. Per questo Torres ha detto a Decanter di essersi concentrato molto sullo sviluppo di tecnologie per catturare e riutilizzare l'anidride carbonica. Un aumento della temperatura significa necessariamente una vendemmia sempre più precoce che potrebbe alterare la mappa della coltivazione della vite. La cantina Torres si è impegnata a ridurre le emissioni di carbonio entro il 2020 del 30% rispetto ai livelli del 2008.

Per realizzare questo progetto, Torres mette da parte ogni anno l'11 per cento degli utili. L'investimento complessivo sul progetto supererà i 12 milioni di euro. E' stata installata una caldaia a biomassa a Penedes, tagliando 1.300 tonnellate di Co2 all'anno. Le installazioni solari e fotovoltaiche hanno permesso anche alla cantina Penedes di produrre il 25% delle proprie necessità elettriche. Altre misure di efficienza ambientale includono l'ottimizzazione delle risorse idriche, riducendo il peso medio delle bottiglie, i recipienti isolanti e il trasporto. Nel 2016, Bodegas Torres aveva ridotto le proprie emissioni di Co2 del 40% rispetto al 2008. L'obiettivo, però, è ancora lontano. E il 2030 non è lontano come sembra. Ogni anno Torres produce 3.000 tonnellate di Co2 fermentando l'uva. “L'idea – spiega a Decanter Torres – è di catturare la Co2 dalla fermentazione e trasformarla in una fonte di energia che potrebbe essere utilizzata per ridurre i costi o vendere per generare reddito”.

C.d.G.