Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vinitaly 2008

Il barocco sulle tavole dei Viceré

06 Aprile 2008
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06-04-08 h 20.00

Duecento ospiti al giorno nel ristornate del Padiglione Sicilia al Vinitaly

Il barocco sulle tavole

dei Viceré

Molto di più che un ristorante siciliano, i Viceré è stata la sintesi di un territorio, di una cultura, del mondo siciliano tout court. Oriella Lo Mauro e Giuseppe Cudia della società di eventi PRC repubbliche hanno curato l’allestimento, la grafica e la progettazione dell’unico ristorante tematico presente al Vinitaly, così come quella della facciata del padiglione.


vice_1.jpgIl nome Vicerè, che rimanda al periodo storico vissuto in Sicilia richiama al barocco che troneggia tra le chiese e i monumenti delle città. Una testimonianza di questo splendore è presente al ristorante, i cui pannelli che fanno da sfondo e le immagini proiettate sui muri richiamano il Palazzo dei Normanni ed il loggiato del cortile Maqueda quest’ultimo riprodotto a specchio, riprende lo stile del fotografo belga Esher.
La cucina proposta è pensata in linea con lo stile del periodo tipicamente baronale da una parte, e popolare dall’altra. Questa intermittenza è il risultato di una scelta di ben quattro ristoratori che si è alternata alla kermesse vinicola: dall’Antica Focacceria S.Francesco alla Fattoria delle Torri, passando per L’Antica Filanda di Messina e concludendo con L’Hotel Moderno di Erice. Gli chef, rispettivamente: i fratelli Conticello, Peppe Barone, Nunzio Campisi e Giuseppe Catalano. Infine i dolci superbi della pasticceria Cappello hanno concluso ogni pranzo.
vice_2.jpg Il ristorante è stato un successo voluto dall’Irvv e dalla Regione Sicilia. La scelta dei vini abbinati al cibo è stata libera, infatti tutte le aziende siciliane che espongono al Vinitaly avevano la possibilità di proporre le loro etichette.“Raccontare la Sicilia gastronomica attraverso il vino ed il vino attraverso il cibo è stato molto interessante. Per comprendere meglio un vino è fondamentale abbinarlo al cibo dello stesso territorio” spiega Oriella Lo Mauro, che ci rivela, con un pizzico di orgoglio che sono stati presenti 200 ospiti al giorno.
Così la Sicilia ha dato il suo meglio, offrendo un’incantevole vetrina non solo per i vini ma anche per quelle molteplici realtà gastronomiche che oggi non sono adeguatamente conosciute, sperando che, seguendo la scia del vino possano arrivare lontano.