Per quasi sei italiani su dieci, il Ferragosto sarà lontano da casa: chi al mare o in montagna, chi in campagna o a tavola con amici e parenti. Secondo Coldiretti/Ixè, il picnic resta il re delle scelte all’aperto, seguito da ristoranti, agriturismi e sagre. Il 39% coglierà l’occasione per partecipare a degustazioni e visite in cantina, frantoi o caseifici: un dato che conferma il legame sempre più stretto tra vacanza estiva e turismo enogastronomico.
Gli agriturismi, oltre 26mila in tutta Italia, accoglieranno in questa settimana circa 650mila turisti, italiani e stranieri, attratti non solo dalla tavola ma anche dalle esperienze. Un segnale positivo in un’estate dai numeri altalenanti, con alcune spiagge in calo e località di montagna affollate oltre misura.
Proprio in questo contesto, la startup Unexpected Italy rilancia il suo “Manifesto dell’Ospitalità Etica”, già firmato da quasi 500 tra ristoratori, albergatori e artigiani. Il presupposto: in questa estate 2025, mentre alcune spiagge registrano cali drammatici di presenze e le vette più instagrammate faticano a contenere l’afflusso, una fetta sempre più ampia del Paese resta ai margini: bella, autentica, sconosciuta.
L’obiettivo è dunque costruire un turismo più equilibrato, che rifiuti rincari ingiustificati, tuteli l’identità locale e garantisca un rapporto trasparente tra prezzo e valore. L’idea è quella di una rete di realtà autentiche – botteghe, trattorie, piccole strutture – che scelgono la qualità alla quantità e il radicamento al mordi e fuggi, in una mappatura mirata di territori e indirizzi.
Il progetto nasce per contrastare le distorsioni del turismo di massa, che in alcune zone ha portato affollamento e perdita di identità, in altre un preoccupante vuoto di presenze. Con il Manifesto, chi aderisce si impegna a ospitare con professionalità, rispettare il territorio e le persone che ci lavorano, promuovere un’ospitalità lenta e fare rete con chi condivide la stessa visione.
Tra un brindisi di Ferragosto e una gita fuori porta, il filo conduttore è lo stesso: cercare luoghi e persone che offrano un’accoglienza genuina, capace di lasciare un ricordo vero. Perché il turismo, estivo o di tutto l’anno, non è solo spostarsi, ma saper scegliere.