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Eventi e iniziative

Dottorato honoris causa per Carlin Petrini dall’università di Messina: lunedì 30 la cerimonia

25 Giugno 2025
Carlin Petrini Carlin Petrini

Al fondatore di Slow Food il riconoscimento dell'ateneo per il suo impegno sul rapporto uomo, natura, cibo e sostenibilità

Dottorato honoris causa a Carlin Petrini da un’università siciliana. Lunedì 30 giugno alle 11 presso l’Aula Magna del Rettorato, l’Università di Messina conferirà il Dottorato di Ricerca Honoris Causa in Scienze Umanistiche a Carlo Petrini, Presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e fondatore di Slow Food. Il riconoscimento a Petrini “sarà un momento di alto valore simbolico e culturale per l’università di Messina e per l’intera comunità del territorio chiamata a riflettere sul ruolo strategico del cibo come chiave per ripensare il rapporto tra uomo, natura e società”, dice una nota dell’ateneo.

Petrini ha accolto con entusiasmo l’invito, dichiarandosi “felice ed onorato di venire a Messina per poterlo ricevere direttamente”.

“Una terra, la Sicilia, a cui ho sempre voluto un gran bene – prosegue il fondatore di Slow Food – ricca di storia e cultura, nei saperi e nei sapori tradizionali siciliani è possibile trovare delle importanti chiavi di lettura per questo nostro tempo. Abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo che ripensi al rapporto tra umano e naturale, in cui la memoria non è solo sguardo sul nostro passato, ma strumento principe che ri-pensa e ri-modella il futuro. La generosità che mi è stata riservata è sicuramente uno dei tratti distintivi della cultura siciliana.”

La cerimonia prevede, oltre al conferimento del titolo accademico, la Lectio Doctoralis del dottor Petrini sul tema “Il rapporto tra uomo e natura al centro di un nuovo umanesimo”, e la Laudatio affidata al professore Giuseppe Giordano, ordinario di Storia della Filosofia.

“Il conferimento del Dottorato Honoris Causa in Scienze umanistiche a Carlo Petrini rappresenta l’opportunità di coniugare saperi scientifici e umanistici – sottolinea la Rettrice professoressa Giovanna Spatari. Il fondatore di Slow Food infatti è approdato a una visione ecologica ed ecosofica che, partita dal cibo, coglie di quest’ultimo la prospettiva eminentemente culturale e declina nuove categorie del rapporto con un ambiente che non può più essere antropocentrato proprio per la sopravvivenza del genere umano. La svolta di Slow Food, in particolare, ha portato alla ribalta nuove categorie di lettura del presente per garantire la sostenibilità del futuro”.

Anche sul piano locale, l’approccio di Petrini ha ispirato nuove energie “Negli ultimi due anni abbiamo lavorato per costruire, intorno al cibo, una Comunità fatta di intelligenza affettiva ed austera anarchia [cit. C. Petrini], cercando costantemente di attivare connessioni in grado di innescare, attraverso adeguate politiche alimentari, processi trasformativi della città – ha dichiarato Nino Mostaccio, presidente di Slow Food Messina –. E il fatto che questi sforzi siano stati colti anche dalla nostra Università, oltre ad aiutarci a rendere più efficace la nostra azione, ci consente di affermare che la strada avviata sia quella giusta”.

Carlo Petrini partecipa regolarmente a incontri sui temi alimentari con diverse istituzioni internazionali, tra cui l’Unione Europea e le agenzie delle Nazioni Unite. Particolarmente significativo, nel 2016, il suo incarico come Ambasciatore Speciale della FAO in Europa per Fame Zero, conferitogli dal presidente FAO Graziano da Silva, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza di costruire sistemi alimentari più equi e sostenibili.