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Eventi e iniziative

Ais celebra 60 anni, una lunga storia fatta di indipendenza e impegno culturale

06 Luglio 2025
Fondatori Ais, era il 7 luglio 1965 Fondatori Ais, era il 7 luglio 1965

Era il 7 luglio del 1965 quando, a Milano, nello studio del notaio Marco Orombelli (via Quintino Sella 4), alle ore 18:30, si presentarono quattro grandi appassionati di vino (Jean Valenti, Gianfranco Botti, Ernesto Rossi e Leonardo Gerra) per firmare l’atto costitutivo della nascente Associazione Italiana Sommelier.

Ma tutto, però, era iniziato a partire dal 1960, in Galleria, nel ristorante Savini, dove Valenti fu assunto come cameriere e poi incaricato di organizzare la cantina e proporre bottiglie di vino quasi sempre sottovalutate. Il locale era frequentato dall’imprenditore Gianfranco Botti che esortò Valenti ad aggregare i professionisti di un settore ancora poc conosciuto.

Sandro Camilli e Giuseppe Baldassarre consegnano le borse di studio GNCVO 2025 (Giornata nazionale cultiva del vino e dell’olio)

I suggerimenti di Botti, però, non collimavano che le idee di Angelo Pozzi, patron del locale, che avrebbe preferito collocare il nascente sodalizio sotto l’egida dell’AMIRA (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi), di cui era Presidente nazionale. Ma Angelo Zola, Presidente dell’AIBES (Associazione Italiana Barman e Sostenitori) e dell’IBA (International Bartender Association) fugò ogni perplessità di Valenti, caldeggiando la creazione di un’associazione autonoma che oggi conta 45.000 soci che a partire dal prossimo 7 luglio saranno nei festeggiamenti organizzati per celebrare il sessantesimo anniversario della fondazione della più grande associazione di professionisti e appassionati di vino del mondo.

I festeggiamenti, partendo simbolicamente da Milano, culla dell’associazione, coinvolgeranno tutto il territorio nazionale, con l’impegno delle singole associazioni regionali, che sono la vera forza di AIS.

L’obiettivo delle celebrazioni è chiaro: mettere in luce come la crescita e il miglioramento continui abbiano consolidato AIS come un ente di primissimo piano, la cui autorevolezza si fonda sull’indipendenza e sull’impegno culturale. E, giustamente sottolinea Sandro Camilli, Presidente nazionale AIS, “il nostro fondatore Jean Valenti ebbe una visione di libertà, creando un’associazione indipendente il cui unico scopo fosse la cultura. Oggi quella visione è la nostra identità, rafforzata dallo status di Ente del Terzo Settore. Celebreremo questo traguardo per un intero anno, affidando i festeggiamenti proprio alla forza delle nostre sedi regionali, che sono il cuore pulsante della nostra grande comunità”.

D’altronde i numeri raccontano una storia di successo. Dai 500 soci del 1970, l’associazione è cresciuta in modo esponenziale, creando una rete di delegazioni territoriali che oggi rappresentano un punto di riferimento in ogni provincia. Questa diffusione capillare ha democratizzato la cultura del vino, costruendo la più grande community del settore in Italia. Poi, aggiungono dalla sede nazionale AIS, a Milano, la trasformazione in Ente del Terzo Settore non è un dettaglio formale, ma un vincolo di legge che impegna AIS a operare per finalità di utilità sociale e con la massima trasparenza. Questa vocazione si concretizza in progetti di alto valore, come la Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio, realizzata in collaborazione con tre Ministeri (MIC, MASAF e MIM), il cui cuore sono le borse di studio finanziate da AIS e destinate agli studenti delle scuole superiori.

Vinos Gentrificados

L’impegno sociale di AIS si traduce in iniziative concrete che dimostrano come la cultura del vino possa generare un impatto positivo. Tra queste spiccano il progetto “Sommelier Astemio”, che offre un’opportunità professionale a ragazzi con bisogni speciali, e le borse di studio di “Essenze di Vite”, che sostengono il talento femminile nel settore. Progetti che, insieme a molti altri, incarnano la promessa di AIS: essere una forza al servizio della comunità. Tra le tante curiosità portate alla luce sulla storia dell’AIS, il presidente Camilli ha ricordato che il 7 luglio del 1965 fu, forse, la giornata più calda dell’anno che paragonata all’estate in corso, sembra una sorta di ricorso storico. Poi c’è chi ha ricordato il promo congresso dell’Associazione, a Salice Terme, in provincia di Pavia, con la partecipazione di personalità come Gualtiero Marchesi, un giovane Angelo Gaja , tra i primi a comprendere l’importanza del ruolo del sommelier, il giornalista e scrittore Vincenzo Buonassisi, noto per la diffusione in Italia di ricettari e cronache sull’enogastronomia. In quell’occasione si svolse la prima edizione del concorso per designare il “Miglior Sommelier d’Italia “. Il titolo fu conquistato da Fausto Balestra.

L’appuntamento milanese prevede uno spettacolo musicale il pomeriggio e la cena di gala la sera, ovviamente dove è nata l’Associazione, in Galleria, presso il Ristorante Savini.