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Dove mangio

Dal mosaico di ricciola alla bistecca di anguria, a Trapani l’osteria Il Moro apre le porte della sua cucina

22 Luglio 2025
Enzo e Nicola Bandi – Osteria Il Moro di Trapani Enzo e Nicola Bandi – Osteria Il Moro di Trapani

Mai fermi. E’ il loro mantra. I fratelli Enzo e Nicola Bandi, titolari dell’Osteria Il Moro di Trapani, lo sanno bene. E leggono, studiano, provano. L’obiettivo è sempre lo stesso: far star bene il cliente.

E se l’accoglienza continua da queste parti ad essere il fiore all’occhiello (grazie al servizio di sala coordinato da Enzo), Nicola in cucina, tra pentole e padelle, cerca sempre di portare una ventata di freschezza nel menu. Che, certo, cambia di stagione in stagione, ma si evolve insieme al mondo della cucina. Più vicino alla tradizione, ai sapori di un tempo, quelli quasi proustiani che riportano al senso di casa, intesa come rifugio sicuro, magari quella della nonna dove si andava per il pranzo all’uscita dalla scuola. Missione compiuta potremmo dire per questo nuovo menu che “traghetterà” i clienti verso le stagioni più fresche.

I capisaldi della cucina di Nicola non mancano. E guai a toccarli, come dice sorridendo Enzo che raccoglie sempre le voci di chi siede a un tavolo del loro locale. E quindi ci saranno sempre il cous cous, seppia e piselli, le frascatole all’astice così come la triglia alla trapanese. Ma Nicola stupisce in quest’estate siciliana dalle alte temperature con un piatto destinato a diventare un must da queste parti. E tutto vegetale. Non dal nome, che è quasi una provocazione: bistecca di anguria.

Ed eccolo servito alla fine di un percorso degustazione in abbinamento a uno “shottino” di vodka (ma starebbe benissimo anche come antipasto). L’anguria viene marinata con aromi e sale bilanciato. Poi viene cotta sottovuoto per ben 4 ore. Un processo che cambia la consistenza del frutto come siamo abituati a conoscerlo e mangiarlo. Poi viene grigliata, per “disegnare” le classiche righe dell’arrostita nella frutta, e dare quel tocco “di scampagnata”. Con i liquidi che perde l’anguria, viene realizzata una salsa di accompagnamento, con kefir e misticanza.

Un piatto davvero molto interessante. Per il resto, Nicola dimostra ancora una volta (semmai ce ne fosse bisogno), il suo talento innato in cucina (ricordiamo che è totalmente autodidatta). Simpatico il wafer di gambero rosso, con una doppia cialda che contiene il crostaceo e una salsa al mango; così come il mosaico di ricciola, che ricorda un hosomaki, fatto con ricciola marinata con alga nori, in salsa di ostrica. Intrigante l’idea di Nicola della parmigiana che viene trasformata in un antipasto dalle varie consistenze, con una frolla al basilico e un interno morbido che racchiude i sapori del classico piatto della tradizione siciliana. Tra i primi, c’è il tortello zucchine e gamberi, un must dei locali “a tema mare” che da queste parti si chiamava “Pasta Nostromo” e che invece Nicola rivede in maniera fine ed elegante, con i sapori netti e decisi e mai stucchevoli. Da provare assolutamente la pasta con i tenerumi, minestra che a Palermo si mangia nelle giornate di calura estiva, quando sono disponibili i “tenerumi”, le foglie e i germogli teneri della zucchina lunga siciliana che lo chef trasforma in una crema golosa. La zucchina c’è, ma viene preparata al cartoccio. Il piatto è completato con pomodoro fermentato e fonduta di ragusano Dop. Una vera leccornia. E non manca il richiamo ai sapori dello Stretto con la spatola fatta a ghiotta. Interessante la scelta di un pesce che pian piano sta scomparendo dai piatti della cucina siciliana (e non solo), preparata con una spuma di ghiotta, il classico sugo “pomodoroso” tipico del messinese e una polvere di olive nere a completare il piatto. La scelta dei vini è sempre interessante, con una cantina piena di etichette italiane e straniere. In sala il servizio è preciso e discreto. I prezzi adeguati alla proposta.

Osteria Il Moro

Via Garibaldi, 86 – Trapani (TP)
0923 23194
info@osteriailmoro.it
Chiuso: domenica a pranzo
Ferie: in inverno
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no