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Scenari

Dop Pasta Siciliana, l’iter entra nel vivo e ora nasce un’associazione

04 Agosto 2025
Pasta – Uno dei momenti del processo di produzione Pasta – Uno dei momenti del processo di produzione

A maggio una lettera del ministero dell’agricoltura ha richiesto chiarimenti sulla ‘Dop Pasta Siciliana’ che un gruppo di produttori ha deciso di presentare.

Chiarimenti sulla originalità della filiera siciliana e sulla produzione ma anche sulla composizione del comitato promotore. Note e chiarimenti che sono puntualmente arrivate entro i 60 giorni concessi da Roma.

“Abbiamo inoltrato il nuovo dossier e adesso siamo in attesa di un loro feedback di ritorno”, racconta Giuseppe Russo del Consorzio di ricerca Ballatore che ha seguito l’iter per la creazione della Dop da catalizzatore delle diverse istanze presenti.

L’iniziativa è stata avviata da un comitato promotore nato due anni fa e che ruota attorno al Consorzio di ricerca Gian Pietro Ballatore e ne fanno parte imprese produttrici pastifici (due industriali). Un percorso lungo e più complesso rispetto a quello del riconoscimento di una Igp.

“Stiamo puntando in alto con questo progetto per diversi motivi, il ministero ha voluto una integrazione proprio sulle relazioni che il grano ha con il territorio e su tutta la filiera, abbiamo raccolto dati e documenti storici che testimoniano come la ‘Pasta siciliana’ sia stata una realtà radicata anche in passato nell’Isola”, spiegano i promotori.

Nel frattempo, intanto, il comitato promotore della Dop ha cambiato pelle e si è costituito in una associazione tra i produttori e pastifici della filiera, che si chiama Associazione Pasta Siciliana. Anche su questo si concentravano alcune delle critiche del ministero.

A guidare l’associazione, che è stata formalizzata lo scorso 20 luglio, è Filippo Trubia (Pasta Bia) supportato da un direttivo scelto tra i componenti. Domani ci sarà un incontro con l’assessore all’agricoltura della Regione siciliana, Salvo Barbagallo.

“Siamo fiduciosi per l’esito della pratica. Il ministero ci ha fatto dei piccoli rilievi e abbiamo formalizzato il comitato trasformandolo in una associazione che è in corso di registrazione all’agenzia delle entrate”. “In associazione siamo una trentina di soci”, continua ancora Trubia “di cui una dozzina di pastifici quasi tutti
artigianali. Il nostro obiettivo è chiudere una strada intrapresa da 15 anni con disciplinari e accordi una sfida che stiamo portando a termine anche grazie al lavoro del Consorzio Ballatore e di Giuseppe Russo e Dino Messina che hanno raccolto le relazioni tecniche, storiche e socio economiche della pasta siciliana”.

“Lo scopo della creazione del marchio Dop”, ha aggiunto, “è sottrarre il grano siciliano e il lavoro degli agricoltori siciliani alla regola che il grano sia una commodity primaria sottoposta alla oscillazione dei prezzi internazionali. Questa nuova battaglia prosegue spedita e abbiamo incluso quasi tutti i pastifici artigianali, ne stiamo tirando dentro anche qualcuno di quelli industriali. Serve fare massa critica per affrontare il mercato. Oggi rappresentiamo circa il 10% della produzione pastaria siciliana, sembra poco ma di fatto racchiudiamo tutto l’artigianale”.

Il Consorzio adesso non è più parte dell’associazione promotrice ma continua a seguire l’iter. “Restiamo a supporto come ‘catalizzatori’ continua Russo. L’iter è lungo, sono convinto che il Ministero potrebbe chiedere altre integrazioni ma siamo pronti a rispondere a qualsiasi richiesta”.