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Scenari

Studio Deloitte, la ristorazione italiana nel mondo vale 251 miliardi

26 Agosto 2025
Il Logo della Cucina Italiana per l'Unesco Il Logo della Cucina Italiana per l'Unesco

Preso in esame il valore del food service nel mondo, vale 2.916 miliardi di euro, e in futuro sarà sempre più veloce. A trainare l’espansione è il segmento Quick Service Restaurant, che tra il 2019 e il 2024 ha registrato una crescita media annua del +13,3%

La cucina italiana continua a rappresentare un punto di riferimento a livello internazionale. Nel 2024 ha raggiunto un valore complessivo di 251 miliardi di euro, con una crescita del +4,5% rispetto all’anno precedente.

Lo rileva il Deloitte Foodservice Market Monitor 2025, secondo cui la cucina tricolore rappresenta oggi il 19% del mercato globale dei ristoranti con servizio al tavolo (Full Service Restaurant), con una forte presenza negli Stati Uniti e in Cina, che insieme assorbono oltre il 65% dei consumi mondiali.

L’Italia si conferma al sesto posto tra i principali mercati globali del Foodservice, al quarto per i ristoranti con servizio al tavolo e al quinto per i Quick Service Restaurant (ristorazione veloce). Il comparto nazionale ha toccato gli 83 miliardi di euro nel 2024 (+2% sull’anno precedente), superando stabilmente i livelli pre-pandemici.

Il mercato rimane frammentato, ma cresce il peso delle catene: la loro quota è passata dal 7% del 2019 al 10% attuale. A trainare l’espansione è il segmento Quick Service Restaurant (QSR), che tra il 2019 e il 2024 ha registrato in Italia una crescita media annua del +13,3%, superiore alla media globale del +7,6%.

Secondo Tommaso Nastasi, Partner e Value Creation Service Leader di Deloitte Italia, il settore sta vivendo una fase di consolidamento dopo la ripresa post-pandemica, ma resta dinamico. L’accelerazione delle catene QSR in Italia indica un’evoluzione nei modelli di consumo e apre spazi di crescita, nonostante la penetrazione delle catene resti inferiore rispetto ad altri Paesi.

Il quadro globale
A livello internazionale, il mercato della ristorazione ha raggiunto i 2.916 miliardi di euro nel 2024, con un tasso di crescita del +4,2% nel biennio 2023-2024, il doppio rispetto al periodo pre-Covid. Il Nord America ha guidato la ripresa grazie alla predominanza dei QSR, seguito dall’Europa, mentre l’Asia-Pacifico si conferma l’area con le migliori prospettive (+3,1% CAGR previsto 2024-2029). Il segmento QSR dovrebbe crescere a livello globale del +2,5% annuo nello stesso periodo, superando la media del settore.
Anche le preferenze dei consumatori stanno cambiando: il 65% dichiara di essere disposto a pagare di più per prodotti sostenibili, mentre il 76% riduce il consumo di carne per ragioni ambientali. Il ristorante viene sempre più percepito come luogo di socializzazione, soprattutto tra i giovani. La Generazione Z frequenta in media ristoranti e takeout 3-4 volte al mese, con una spesa in crescita (+0,7% nel 2025).
Per far fronte alla pressione su margini e manodopera, oltre la metà degli operatori ha investito in automazione e digitalizzazione, mentre il 58% ha rivisto i menù semplificando l’offerta e riducendo i costi. Crescono anche format esperienziali basati su personalizzazione, ingredienti premium e ambienti curati, con l’obiettivo di fidelizzare il cliente.

Prospettive
Il settore conferma un forte dinamismo anche nelle operazioni di M&A. In Italia, il numero medio annuo di transazioni è raddoppiato rispetto al periodo pre-Covid, con particolare interesse degli investitori per format ad alta scalabilità come Fast Food, Healthy Food e Pizza, che insieme rappresentano il 21% dei deal successivi alla pandemia.
Per i prossimi anni, Deloitte prevede una crescita più moderata, ma con dinamiche qualitative sempre più rilevanti. L’Asia-Pacifico guiderà l’espansione, mentre in Italia i Quick Service Restaurant continueranno a rappresentare il principale motore di sviluppo, grazie a format digitali e scalabili in linea con le nuove preferenze generazionali.